Sul salvataggio di Banca Carige sono spuntati 3 fondi stranieri dopo l’addio di BlackRock: il punto
Il salvataggio di Banca Carige di nuovo sotto i riflettori dopo il dietrofront di BlackRock che si è sfilato definitivamente dalla partita.
Nel momento in cui il fondo ha ingranato la retromarcia il mercato intero è tornato ad interrogarsi sul futuro della ligure, sospesa tra l’ipotesi di acquisizione da privato e quella del salvataggio pubblico.
Nelle prime ore del mattino, però, sono spuntate alcune interessanti indiscrezioni sul possibile arrivo di tre fondi stranieri con i quali sarebbero stati già avviati i colloqui. Saranno loro a farsi carico del salvataggio di Banca Carige? In una settimana la partita si chiuderà definitivamente.
Il salvataggio di Carige nelle mani di 3 fondi stranieri
A riportare le ultime indiscrezioni sul possibile arrivo dei tre fondi è stata qualche ora fa La Stampa, secondo cui i soggetti sarebbero in regime di due diligence con Carige e si sarebbero già espressi positivamente sui numeri del piano di rilancio dell’istituto pensato dai commissari straordinari nominati a gennaio dalla BCE.
Una svolta del genere, ha continuato il quotidiano, potrebbe persino indurre qualche player italiano a rispolverare l’ipotesi di merger. Ad oggi, infatti, il Fitd ha confermato la sua partecipazione all’aumento di capitale, mentre Sga si è offerta di rilevare i crediti deteriorati dell’istituto. La situazione, insomma, appare migliorata rispetto a qualche mese fa.
Per Modiano, Innocenzi e Lener Banca Carige è oggi un buon affare. I tre commissari cercheranno ancora una volta di rendere appetibile l’istituto agli occhi di ipotetici acquirenti nazionali e non.
L’obiettivo? Evitare una seconda BlackRock, fuggita a una settimana dal termine ultimo per la presentazione delle offerte vincolanti.
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