Secondo Matteo Salvini la misura annunciata da Gualtieri è una presa in giro: gli asili nido dal 2020 non saranno davvero gratis per tutti.
Gli asili nido? Non saranno gratis per tutti. Così Matteo Salvini ha commentato la misura annunciata pochi giorni fa dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Una presa in giro, un bluff, sostiene il leader della Lega, che dice: “la norma c’era già, e il ritocco non aiuterà davvero le famiglie in difficoltà”.
Truffa asili nido gratis 2020: cosa dice Salvini
Il premier Conte lo aveva già annunciato, ma adesso è arrivata la conferma del MEF: nella Manovra saranno stanziati dei fondi per rendere gli asili nido gratis.
La norma, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2020, mira a sgravare le famiglie con redditi medio-bassi della retta dell’asilo nido. Ad oggi non sono stati chiariti termini, requisiti e modalità per fare domanda, ma a beneficiare della gratuità della retta dell’asilo nido, stando a quanto annunciato da Gualtieri, sarà la grande maggioranza delle famiglie residenti in Italia.
Asili nido gratis per tutti: è una bufala?
La risposta di Salvini non si è fatta attendere. L’ex ministro degli Interni non poteva non dire la sua su un tema caldo e caro alle famiglie come quello degli asili nido gratis (e la Manovra). “Gualtieri prende in giro le famiglie. Altro che asili nido gratis, Per il 2020 il governo Renzi-Di Maio non stanzia nulla per le famiglie” ha detto il capo del Carroccio.
Nei fatti il piano asili nido messo sul tavolo dal nuovo governo sarebbe un rafforzamento di una misura del governo Gentiloni. Inoltre, la nuova Legge di Bilancio non aggiunge finanziamenti così sostanziosi tali da convincere le famiglie con Isee basso a mandare i figli al nido.
Rafforzare l’offerta dei posti disponibili e azzerare la retta è necessario in Italia, soprattutto al Sud, dove le strutture pubbliche scarseggiano e circa 1 milione di bambini da 0 a 3 anni non riescono a usufruire dell’asilo nido.
Per inserire il nuovo bonus nido gratis in Manovra sono stati stanziati 630 milioni per il 2020, 3 miliardi fino al 2022. Cifre che, come affermato dal presidente del Forum delle famiglie Gigi De Palo, non avranno un peso concreto nella vita quotidiana. Quello che gli oppositori di questo governo criticano al riguardo è la cifra irrisoria dedicata alla misura per il nido rispetto ad altre novità introdotte nel testo del Bilancio.
Cosa cambia davvero per chi iscrive i figli al nido pubblico o privato dal 2020, dunque? Innanzitutto da gennaio la retta del nido non sarà azzerata per tutti.
La misura sembra inoltre amplificare gli effetti di una norma già in vigore (il bonus nido), estendendo a una platea maggiore l’agevolazione. Dal 2020 il ritocco sarà fino a un massimo di 3mila euro all’anno per le famiglie con Isee fino a 25mila euro; di 2.500 euro all’anno per le famiglie con Isee da 25.001 a 40.000 euro, e resterà di 1.500 euro all’anno (136 euro circa) per chi ha un reddito di oltre 40mila euro.
Ma in ogni caso si ipotizza che il bonus nido potenziato fino a 3mila euro non sarà per le famiglie più povere. Il discorso è diverso per chi iscrive i figli a nidi privati, dove non è previsto bonus in base alle fasce di reddito. In questo caso la nuova misura annunciata dal governo giallo-rosso potrebbe essere molto allettante, nonostante siano da considerare costi delle rette più alti rispetto agli statali.
Quello che si teme quindi è che il nido gratis 2020 sarà sfruttato solo dalle fasce medie, mentre i più non saranno toccati dalla nuova gratuità del sevizio.
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