Perché Salvini deve guardarsi più dalla Meloni che da Conte

Alessandro Cipolla

15/04/2020

Fin dal primo duello al Senato lo scorso agosto si è capito che in futuro saranno Matteo Salvini e Giuseppe Conte i due leader a contendersi Palazzo Chigi, ma il numero uno della Lega deve guardarsi anche dalla esponenziale crescita della sua alleata di ferro Giorgia Meloni.

Perché Salvini deve guardarsi più dalla Meloni che da Conte

Fin da quando nel lontano 1994 la coalizione ha preso vita, il centrodestra ha sempre avuto il gran capo al comando. Se fino a un paio di anni fa è stato Silvio Berlusconi il leader assoluto, adesso i galloni spettano senza dubbio a Matteo Salvini.

Dopo l’irruzione nella scena politica del Movimento 5 Stelle, il bipolarismo che fino ad allora aveva contraddistinto la Seconda Repubblica è iniziato a venire meno, ma con la nascita del governo giallorosso a seguito della crisi del Papeete si sono venuti a ricreare i due blocchi con i pentastellati ormai destinati a far fronte comune con il PD dando vita così a un centrosinistra allargato dove non è prevista la sgradita presenza dei renziani.

Vista la sempre maggiore vicinanza tra Giuseppe Conte e il Partito Democratico, appare scontato come fatto intendere da Nicola Zingaretti che in caso di elezione potrebbe essere proprio il Presidente del Consiglio il candidato premier dei dem, una scelta questa che potrebbe garantire la convergenza dei 5 Stelle.

Matteo Salvini contro Giuseppe Conte, questo è il duello che ormai va in scena da agosto e che potrebbe durare ancora a lungo. Il leader della Lega però da tempo deve fare i conti anche con la crescita esponenziale di Giorgia Meloni, tanto che per i sondaggi Fratelli d’Italia sarebbe ormai stabilmente in doppia cifra e terza forza politica del paese.

Salvini e i pericoli della Meloni

Dal maggio 2019 momento delle elezioni europee fino a oggi, i vari sondaggi politici hanno evidenziato un calo della Lega, passata dal 34% a essere attestata sotto il 30%, mentre al contrario ci sarebbe stato un autentico balzo per Fratelli d’Italia.

Nel suo complesso il centrodestra è comunque sempre intorno al 50%, segno di come i voti che sarebbero stati persi dal Carroccio non siano andati dispersi ma semplicemente intercettati da Giorgia Meloni.

Un po’ come Matteo Salvini negli ultimi anni avrebbe vampirizzato Forza Italia prima e il Movimento 5 Stelle poi durante l’esperienza di governo, adesso Giorgia Meloni starebbe facendo lo stesso con la Lega.

Del resto la leader di Fratelli d’Italia starebbe costruendo la sua ascesa in qualche modo copiando la strategia del suo alleato: massiccia presenza sui social e in TV oltre a una sorta di campagna acquisti nel Sud per accogliere tra le proprie fila i tanti campioni di voti in uscita da Forza Italia.

Il fatto che nella ormai celebre conferenza stampa Giuseppe Conte abbia attaccato direttamente non solo Matteo Salvini, ma anche Giorgia Meloni, per la deputata si è trattato di una sorta di riconoscimento di come al momento i leader del centrodestra sono due e non uno solo.

Se in caso di elezioni una vittoria del centrodestra non sembrerebbe essere in discussione a prescindere dalla legge elettorale, ma se il premier dovesse candidarsi tutto tornerebbe in gioco, i rapporti di forza nella coalizione ancora sarebbero tutti da definire.

Non è un caso che prima dello scoppio dell’emergenza coronavirus non era stato trovato un accordo per il candidato governatore in diverse regioni chiamate al voto, con la Lega bramosa di espandersi al Sud per affermarsi in maniera definitiva a livello nazionale.

Salvini e la Meloni appaiono compatti nella loro opposizione al governo, ma dietro le quinte sembrerebbero marcarsi a vicenda con l’ex ministro dell’Interno ben consapevole che il nemico più grande in fondo potrebbe avercelo proprio di fianco.

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