Dopo la richiesta di Catania di far sbarcare i 13 minori presenti sulla Ong, Matteo Salvini fa sapere che sta valutando una denuncia per l’equipaggio. Nel frattempo l’Olanda continua a sostenere di non essere responsabile della nave.
È circa una settimana che i 47 migranti si trovano sull’imbarcazione della Ong, la quale chiede di poter far sbarcare almeno i minorenni per prestare cure mediche e ricevere assistenza. Ma Salvini non ci sta e sta valutando di denunciare la Sea Watch3.
Secondo il vicepremier la responsabilità di occuparsi della nave non è dell’Italia, in quanto essendo l’imbarcazione olandese sarebbero i Paesi Bassi a dover fornire l’accoglienza. Ma questi non sono dello stesso avviso, così i loro porti rimangono chiusi.
Salvini contro Sea Watch3 dopo la richiesta di Catania
La nave olandese, che ha raccolto 47 migranti nella zona libica, sta stazionando circa a un miglio dalle coste sicule chiedendo di poter far sbarcare le persone a bordo, date le cattive condizioni in cui versano e il crescente peggioramento climatico.
Salvini e Di Maio sono stretti nella decisione di mantenere i porti chiusi italiani, ma il procuratore di Catania, Caterina Ajello, chiede di far scendere solo gli ipotetici 13 minorenni, non accompagnati, presenti sulla nave.
Infatti per il procuratore la mancanza di soccorso ai minorenni senza un tutore è una chiara violazione dei diritti.
Ma Salvini non intende mollare la presa. Per il vicepremier è l’Olanda a doversi far carico dei migranti essendo la Sea Watch una nave dei Paesi Bassi.
Nel frattempo, secondo fonti del Viminale, il ministro dell’Interno sta raccogliendo le carte per valutare l’ipotesi di una possibile denuncia contro i membri della Sea Watch3. Per il vicepremier, la nave olandese avrebbe favoreggiato l’immigrazione clandestina. Inoltre si intende far luce se la Ong abbia rispettato gli accordi nazionali e internazionali per il soccorso in mare.
Il “no” secco dell’Olanda: i motivi
Deciso a mantenere i porti chiusi e consapevole che la Sea Watch sventola la bandiera olandese, Salvini si è appellato ai Paesi Bassi per far sbarcare i 47 migranti sul loro suolo.
Tuttavia l’Olanda non è disposta ad accoglierli e non si ritiene responsabile per la Sea Watch. Tuttavia mostrerà solidarietà nel momento in cui gli verrà garantita la possibilità di espellere immediatamente quei soggetti che non possono godere della protezione internazionale.
A tal proposito il governo olandese afferma ad Adnkronos:
I Paesi Bassi sono a favore di una soluzione strutturale tramite la quale, immediatamente in seguito allo sbarco, venga fatta distinzione tra coloro i quali hanno diritto alla protezione internazionale e coloro che non ne hanno diritto
E ribadisce che sia compito del capitano dell’imbarcazione a dover trovare un porto sicuro in cui far approdare i migranti. Per il momento i Paesi Bassi si astengono nel trovare una soluzione per le persone a bordo.
Sea Watch3: le condizioni della nave
La situazione sull’imbarcazione si sta facendo sempre più insostenibile, ecco perché la richiesta del procuratore di Catania di far sbarcare almeno i bambini.
Infatti la Sea Watch non è attrezzata per affrontare una situazione simile, a malapena è riuscita a sfamare le persone a bordo. I migranti sono stati costretti a stare all’aperto nonostante intemperie. Questo perché la nave non ha abbastanza posti o coperte per proteggerli dal freddo.
I migranti iniziano a essere provati sia sul lato fisico sia psicologico. Sono esausti e non capiscono come mai non posso toccare la terra ferma.
Intanto la Diocesi di Siracusa si è resa disponibile per l’accoglienza:
Di fronte a persone che rischiano la vita, ognuno di noi, per la propria parte, si deve attivare per assicurare la migliore accoglienza e la salvaguardia della vita
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