I docenti neo assunti si preparano alle prove orali conclusive dell’anno di prova. Come si svolgeranno gli orali? Quali saranno i documenti da portare? Quali invece i quesiti? Vediamo tutti i dettagli.
Arrivano le prove orali per gli insegnanti neo assunti e la fase conclusiva della formazione. Gli insegnanti che sono diventati di ruolo nel 2015 sono infatti tenuti ad un anno di prova, durante il quale devono effettuare 50 ore di formazione, oltre il normale svolgimento delle lezioni.
L’anno di formazione è ormai agli sgoccioli e molti insegnati dovranno sostenere le prove orali e mostrare cosa si è imparato durante la formazione.
Mentre migliaia di insegnanti attendono i risultati delle prove del Concorso Scuola 2016, i neo assunti invece cominciano a preparare le prove orali per mostrare i frutti del loro anno di prova. Era infatti stato stabilito con il DM n. 850/2015, che gli insegnanti che ottenessero la cattedra per l’anno 2015 a tempo indeterminato avrebbero dovuto sostenere delle prove finali per dimostrare la loro preparazione.
A giugno si svolgeranno le prove d’esame davanti alla commissione esaminatrice. Vediamo le ultime attività da svolgere prima del colloquio finale e come funziona il superamento dell’anno di prova.
Scuola 2016, anno di prova: le pratiche prima dell’orale
Mentre i colleghi attendono i risultati degli scritti del Concorso Scuola 2016 e si preparano per gli orali, anche i neo assunti cominciano a preparare i loro orali per la conclusione dell’anno di prova.
I docenti neo assunti per l’anno 2015 sosterranno le prove orali davanti ad una commissione esaminatrice entro il 30 giugno. Prima della data stabilita per l’orale dovranno però aver concluso delle attività ben precise, che sono:
- bilancio delle competenze in uscita;
- piano dello sviluppo futuro delle competenze;
- questionario sulla formazione (modello online).
Molti docenti hanno già svolto tali pratiche e si preparano a mostrare alla commissione i frutti dell’anno di prova appena concluso. Il DM n. 850/2015 prevedeva infatti che i docenti neo assunti a tempo indeterminato dall’anno 2015; gli insegnanti per i quali era stata richiesta la proroga del periodo di formazione e prova; i docenti per i quali era stato disposto il passaggio di ruolo a fine anno presentassero i risultati del loro lavoro di formazione.
L’anno di prova è finalizzato a valutare che gli insegnanti abbiano raggiunto gli standard professionali richiesti e che abbiano la padronanza del ruolo. Per tale motivo è stato previsto che l’insegnante neo assunto svolga un minimo di 50 ore di formazione che si dovevano articolare in :
- incontri propedeutici e di restituzione finale;
- laboratori formativi;
- “peer to peer” e osservazione in classe;
- formazione on-line.
Il comitato di valutazione entro il 30 giugno 2016 esprimerà un giudizio sul superamento dell’anno di prova, che non sarà però vincolante per il dirigente scolastico. L’ultima parola sul superamento infatti spetta al Dirigente scolastico, che deciderà se il docente ha superato con successo l’anno di formazione.
Scuola 2016, anno di prova: svolgimento delle prove orali
A giugno si riuniranno le commissioni e i docenti neo assunti dovranno presentare i risultati dell’anno di formazione appena concluso. L’orale inizierà con la presentazione delle attività d’insegnamento e la formazione presente nel portfolio dell’insegnante. I neo assunti dovranno quindi presentare al Dirigente Scolastico il dossier che hanno inserito su Indire.
Il colloquio verterà, a quanto sembra, sulle attività di insegnamento svolte durante l’anno, sui bilanci del docente di questo primo anno di servizio e le esperienze presenti nel curriculum. Il neo immesso in ruolo dovrebbe quindi fare un quadro chiaro della situazione e mostrare i suoi miglioramenti, presentando il punto di partenza e il punto di arrivo.
I risultati dovranno essere resi noti entro il 30 giugno 2016 solo per i docenti che entro il 1° luglio prenderanno servizio giuridicamente in una nuova scuola e non saranno più presenti nell’organico dell’istituto dove hanno svolto l’anno di prova.
Per gli altri invece si attendono ancora le istruzioni del Miur riguardo la tempistica dell’emanazione del giudizio.
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