Scuola 2017, novità Legge 107: cosa cambia per docenti, alunni e scuole superiori

Giulia Adonopoulos

30/01/2017

Riforma della scuola: dall’alternanza scuola-lavoro alla Carta dei diritti e dei doveri degli studenti, ecco i piani del Miur per le scuole superiori e le novità della Legge 107 previste per l’a.s. 2017-2018.

Scuola 2017, novità Legge 107: cosa cambia per docenti, alunni e scuole superiori

Legge 107, novità scuola 2017: quali sono i piani del Miur per docenti e alunni delle classi superiori e i provvedimenti che entreranno in vigore dall’a.s. 2017/2018?

Il Consiglio dei Ministri il 14 gennaio 2017 ha approvato 8 decreti di attuazione della Legge 107, cosiddetta Buona Scuola. Le deleghe affrontano diversi punti e per lo più prevedono un potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro, il garantire diritto allo studio e crescita personale, la revisione dei percorsi dell’istruzione professionale, l’esame di Maturità composto da due sole prove scritte, il concorso scuola docenti e il piano di digitalizzazione e formazione per personale scolastico.

Prima di vedere nel dettaglio quali sono le novità 2017 per la scuola superiore con la Legge 107, ricordiamo che la riforma andrà pienamente a regime dall’anno scolastico 2022/2023. Intanto il nuovo ordinamento si applicherà alle prime classi dell’a.s. 2017/2018.

Per la scuola, e in particolare per la scuola superiore, sono in arrivo importanti novità a partire dall’a.s. 2017/2018. Il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli nell’audizione del 26 gennaio 2017 sulle linee programmatiche del Miur ha parlato dell’alternanza scuola-lavoro, del nuovo esame di Maturità e della nuova Carta dei diritti e dei doveri degli studenti. Cosa cambia per gli studenti degli istituti superiori quest’anno?

Il ministro Fedeli ha sottolineato che la Legge 107, meglio conosciuta come Buona Scuola, è pensata appositamente per gli studenti, ponendo l’accento sull’importanza che l’alternanza scuola-lavoro ha sulla formazione dei ragazzi.

La riforma della scuola vuole, infatti, rafforzare il legame istruzione-imprese. Da settembre 2016 per i ragazzi della scuola secondaria di II grado l’esperienza lavorativa è stata potenziata, diventando parte integrante della loro formazione.

Finora l’alternanza scuola-lavoro ha coinvolto per lo più gli alunni degli istituti tecnici e professionali delle quarte classi. Ma con la riforma Renzi-Giannini, nell’a.s. 2016/2017 le ore dedicate all’alternanza scuola-lavoro diventeranno 400 nelle scuole professionali e almeno 200 nei licei.

Si inizierà con i ragazzi di terzo liceo per arrivare a quelli dell’ultimo anno, per i quali l’alternanza avrà un peso sull’esito finale degli esami di Stato. L’alternanza scuola-lavoro diventa obbligatoria per chi frequenta una terza classe e il preside dovrà inserirla nel Pof. Le modalità di svolgimento delle attività lavorative verranno concordate tra scuola e imprese ospitanti e l’alternanza sarà regolamentata da una Carta dei diritti e dei doveri degli studenti che è stata presentata al suono della prima campanella dell’anno.

In arrivo anche il decreto con cui si estende ad altre scuole superiori la possibilità di rendere quadriennale il corso di studi anziché quinquennale. Vediamo nel dettaglio tutte le novità e cosa cambia per gli studenti degli istituti superiori a partire dall’a.s. 2016-2017.

Per approfondimento leggi anche Scuola: le novità dell’a.s. 2016/2017: ecco cosa cambia dal prossimo anno

Riforma della scuola, novità: linee programmatiche Miur 2017

Il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli nei prossimi giorni di annuncerà l’istituzione di una Commissione per disegnare un programma che consenta agli studenti di mettere la cultura dello sviluppo sostenibile al centro delle loro scelte

Questi nuovi obiettivi completano le riforme già avviate. Il ministro affronta anche il tema delle scuole nelle aree colpite dal terremoto. Nel decreto sul terremoto sarà prevista una norma finalizzata a garantire il completamento dell’anno scolastico a tutti i ragazzi che vanno a scuola nelle zone danneggiate dall’ondata sismica.

In programma c’è l’inserimento di una norma che consente di derogare alla durata minima di 200 giorni di lezione perché l’anno scolastico sia valido e all’obbligo per gli studenti di frequentare per almeno 3/4 dell’orario annuale per essere valutati e ammessi agli esami. Anche i termini e le scadenze delle iscrizioni online 2017/2018sono state diversificate per dare più tempo a scuole e famiglie delle aree colpite dal terremoto di organizzarsi e scegliere dove iscrivere i figli.

Dopo l’intesa raggiunta a fine dicembre sulla mobilità del personale docente ecco quali sono le azioni in corso per la scuola.

Borse di studio
Per superare divari sociali e territoriali la Legge di Bilancio 2017 ha stanziato ingenti risorse per le borse di studio dalle superiori ai percorsi post-universitari.

Precariato
Il Miur si propone di ridurre il precariato, condizione in cui da troppo tempo si trovano migliaia di docenti italiani: grazie ai 400 milioni stanziati dalla Legge di Bilancio si stabilizzeranno posti in organico. Portare a termine il concorso scuola 2016 per 63.712 docenti.

Scuole più sicure
Altre priorità del Miur saranno l’edilizia scolastica e gli interventi di rinnov e restauro; messa in sicurezza delle scuole su tutto il territorio e progetto Scuole innovative (costruzione di nuovi istituti).

Formazione docenti e personale ATA
I progetti del Miur prevedono un Piano per la formazione dei docenti e del personale ATA da attuare pienamente dal 2017, e un Piano dedicato alle competenze digitali degli studenti.

PON Istruzione 2014-2020
L’Avviso Quadro sarà presentato nei prossimi giorni e fornirà le linee guida alle scuole. Seguiranno 10 avvisi specifici ed entro l’inizio del prossimo anno scolastico le scuole potranno avviare i progetti.

Alternanza scuola-lavoro

Importante l’alternanza scuola-lavoro, una delle novità più importanti della Legge 107. È in attesa di approvazione la Carta dei Diritti e dei Doveri degli Studenti in Alternanza per assicurare il pieno monitoraggio delle attività, i diritti dei ragazzi impegnati nell’alternanza e ambienti di apprendimento favorevoli alla crescita personale.

Legge 107 deleghe approvate: tutte le novità per la scuola

Ecco le deleghe approvate della Legge 107 e le principali novità nel mondo della scuola.

  • Formazione iniziale e accesso all’insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado

Per diventare insegnante resta il concorso post-laurea, che permette di accedere al percorso di formazione di 3 anni, due dei quali a scuola, che si conclude con l’assunzione sicura a tempo indeterminato.

  • Inclusione scolastica
    Pratiche burocratiche semplificate e snellite, maggiore continuità didattica e formazione del personale scolastico. Si discute la riforma del sostegno e si rimettono al centro le esigenze dei ragazzi bisognosi.
  • Promozione e diffusione della Cultura umanistica
  • Esame di Maturità e sistema di valutazione
    Il ministro dell’Istruzione chiarisce: l’esame di Maturità 2017 non sarà più facile. Ci saranno solo due prove, ma la seconda prova potrà essere multidisciplinare. Le modalità dell’esame di Stato saranno più semplici ma non l’esame in sé. Cambia il sistema di valutazione: si dà maggior peso al percorso dell’ultimo triennio e gli insegnanti sono chiamati a valutare gli alunni non attraverso una media meccanica dei voti ma il complessivo livello di conoscenza e competenza dei ragazzi.

Alternanza scuola-lavoro, novità: come funziona nel 2017?

Con il decreto sull’ampliamento dell’offerta formativa saranno stanziati, per l’anno scolastico 2016/2017, 1,6 milioni di euro per rilanciare l’apprendistato. A ottobre, inoltre, verrà lanciato un progetto nazionale che coinvolgerà 12 aziende note a livello nazionale e oltre 20mila studenti.

Chi parteciperà all’iniziativa avrà a disposizione un sito tematizzato dove sarà possibile trovare le informazioni, i documenti e le pratiche per fare l’iscrizione al Registro delle imprese che ospitano i ragazzi per il tirocinio (iscrizione che comunque sarà gratuita).

L’alternanza scuola-lavoro potrebbe avere un peso rilevante all’esame di Maturità: il ministro Giannini, infatti, ha annunciato che l’esperienza pratica degli studenti sarà in qualche modo inserita in una o in più prove dell’esame di Stato.

Per incentivare e rendere più strutturale l’alternanza scuola-lavoro anche la formazione degli insegnanti avrà un capitolo dedicato all’alternanza. In arrivo anche la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti nelle scuole.

Scuola, novità a.s. 2016/2017: Carta dei diritti e dei doveri dello studente

All’apertura del nuovo anno scolastico il Miur presenterà ufficialmente la Carta dei diritti e dei doveri. Tra i principi affermati troviamo l’obbligo per gli istituti di informare ragazzi e genitori riguardo il percorso che l’alunno farà nell’impresa.

Inoltre ogni ragazzo avrà un piano personalizzato e sarà seguito da un tutor aziendale e da un tutor scolastico (un insegnante della classe). La Carta dei diritti e dei doveri riporta anche la possibilità per lo studente di poter esprimere una valutazione personale sull’esperienza on the job intrapresa, ovvero sull’efficacia dell’alternanza e sulla coerenza con il percorso di studi.

L’impresa avrà il dovere di garantire al ragazzo un ambiente di formazione-lavoro sicuro e congruo, mentre allo studente sarà richiesta cura e attenzione per gli strumenti e l’attrezzatura mesi a sua disposizione dall’azienda. Una novità è che sarà la scuola di appartenenza, e non più l’impresa, a dover organizzare appositi corsi sulle norme in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.

Scuola, novità: liceo in 4 anni dal 2017. Come funziona e chi aderisce

Un’altra importante novità in arrivo con il nuovo anno scolastico è l’ampliamento dell’offerta formativa scolastica quadriennale invece che quinquennale. Il progetto del liceo in 4 anni in alcuni istituti d’Italia è stato bloccato nel 2014, ma adesso è arrivato il sì del Miur per il 2017. Agli 11 licei coinvolti negli anni passati si andranno ad aggiungere altre 60 scuole italiane che vorranno avviare la sperimentazione dei 4 anni di studi invece di 5.

Grazie all’autonomia scolastica alcuni licei e istituti tecnici e professionali potranno quindi adottare un curriculum flessibile, ma ogni classe non potrà ospitare più di 25 e meno di 15 alunni. Per aderire all’iniziativa gli istituti dovranno presentare la loro candidatura proponendo un’offerta formativa caratterizzata da un’elevata qualità sul piano dell’innovazione, delle tecnologie e dei laboratori. Essa dovrà inoltre includere il potenziamento del Clil (cioè l’insegnamento di una materia in lingua straniera) e l’alternanza scuola-lavoro.

Sarà un comitato scientifico regionale con a capo un comitato nazionale a giudicare i requisiti essenziali dei progetti selezionati. I genitori degli studenti interessati dovranno compilare la domanda di partecipazione.

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