Scuola: spunta l’ipotesi del corso-concorso e lo sblocco della mobilità per assumere 60mila insegnanti precari per evitare cattedre vacanti il prossimo anno scolastico. Il Miur al lavoro sui numeri.
Scuola: si va verso il corso-concorso per l’assunzione di 50mila se non addirittura 60mila insegnanti precari.
Sarebbe questo, stando alle prime indiscrezioni in merito, il piano del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi per l’assunzione dei docenti per non ritrovarsi così a settembre con 200mila cattedre vacanti come lo scorso anno.
Al momento una delle poche certezze sono i 32mila docenti del concorso scuola straordinario che si è concluso a febbraio. Ci sono poi in ballo il concorso ordinario per la secondaria di primo e secondo grado e quello per infanzia e primaria per un totale di 46mila posti, ma che fermi non riuscirebbero a immettere in ruolo gli insegnati per il 1° settembre 2021.
Ecco allora che il Miur starebbe pensando a un corso-concorso scuola per i precari, intenzione che però deve incontrare il favore di tutte le componenti della maggioranza di governo.
Scuola: corso-concorso per l’assunzione dei precari
Per la scuola di settembre si pensa al corso-concorso per l’assunzione dei precari. Una soluzione cui si starebbe pensando per evitare le cattedre vacanti a settembre pari a 90mila unità secondo i conti fatti dal Miur.
Il piano del governo sarebbe quello del corso-concorso semplificato per i precari storici. Come anticipa Il Sole 24 Ore le ipotesi sarebbero due:
- incentrare il corso-concorso per la scuola sui titoli di servizio, come accaduto per lo straordinario, prevedere un anno formativo e procedere poi con le immissioni in ruolo, ma dal prossimo anno scolastico 2022-2023 e procedere anche con lo sblocco della mobilità con il vincolo dei 5 anni e sarebbero anche 130mila gli insegnanti che si sposterebbero sebbene questo non risolverebbe il vuoto di cattedre in alcune zone;
- la seconda ipotesi invece verterebbe sul corso-concorso, il rinvio della mobilità di un anno e procedere a mantenere stabili i precari sui posti occupati attualmente.
In queste ipotesi di corso-concorso della scuola e fine della mobilità l’obiettivo sarà trovare la quadra e trovare un punto di incontro tra le forze politiche della maggioranza. Il corso-concorso permetterebbe di avere gli insegnanti in cattedra da settembre e immetterli in ruolo dall’anno scolastico successivo.
Si potrebbe pensare, al fine di evitare dei ricorsi, di stabilizzare i precari a partire dalle graduatorie a esaurimento (Gae) e non partendo dal servizio laddove si trovano molti precari non abilitati.
Inoltre per la stabilizzazione dei precari storici da una parte c’è la posizione di Italia Viva e 5 Stelle che non vogliono sanatorie, dall’altra PD e Lega che invece sono favorevoli.
Corso-concorso scuola: i numeri del Miur
Nel pensare all’ipotesi del corso-concorso della scuola il Miur è partito dai numeri calcolando le cattedre per il prossimo anno scolastico, considerando che specie al Nord sono pochi gli insegnanti nelle Gae e su oltre 80mila posti solo 25mila sono stati occupati.
In particolare il Miur è andato a mettere nero su bianco i numeri dell’organico docente che come riporta il quotidiano economico sono:
- 620.623 cattedre comuni;
- 106.170 di sostegno;
- 14.142 adeguamenti;
- 5mila prof di sostegno;
- 1.000 della scuola dell’infanzia.
Sulla base di questi posti per insegnanti servirebbero almeno 60mila docenti, che tuttavia arriverebbero a 90mila se si considerano gli oltre 27mila pensionamenti previsti.
La scuola ha bisogno di insegnanti stabili al fine di avere le cattedre coperte a settembre e non a mesi dall’inizio delle lezioni come accaduto quest’anno.
Non sappiamo se l’idea del corso-concorso per la scuola andrà importo, e neanche quando ci saranno i concorsi ordinari. Su questi punti occorrerà mettere d’accordo la maggioranza e i sindacati e non sarà immaginiamo impresa facile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA