Scuola, la gaffe della ministra Azzolina fa infuriare il web. Vediamo cosa ha detto sull’aggiornamento mancato delle graduatorie di Istituto che penalizza i precari.
Scuola, la gaffe della ministra Lucia Azzolina fa infuriare il web. Per capire cosa ha detto basta rivedere, per chi non lo avesse ascoltato in diretta, il discorso che la titolare del ministero dell’Istruzione ha pronunciato durante la conferenza stampa in cui ha presentato il decreto scuola per l’emergenza COVID-19 insieme al presidente Conte che con Patuanelli e Gualtieri ha illustrato il decreto liquidità per le imprese.
La ministra si sarebbe scusata “a nome di tutti i precari” per il rinvio al prossimo anno dell’aggiornamento delle graduatorie di terza fascia.
Un lapsus o una gaffe vera e propria perché suona come una beffa alle orecchie dei moltissimi precari della scuola che da tre anni attendevano di aggiornare punteggio e provincia, come anche per i giovani laureati che aspettano un’occasione per insegnare.
Il mondo social dei precari, dei supplenti della scuola, ancora in attesa del concorso non ci sta né alla gaffe né tanto meno alla decisione della stessa Azzolina di non riaprire le graduatorie.
Scuola, la gaffe di Azzolina: ecco cosa ha detto
Scuola, fa infuriare il web la gaffe o lapsus della ministra Azzolina. Fa arrabbiare i precari che da tre anni aspettano di aggiornare il punteggio delle graduatorie di terza fascia.
Durante la conferenza stampa la ministra, presentando il decreto scuola e questa decisione nello specifico si è scusata “a nome di tutti i precari” . La ministra, come molti sui social hanno sottolineato, si sarebbe dovuta scusare con tutti i precari che attendono da tre anni l’apertura delle graduatorie. La ministra lo ha fatto salvo poi incappare nel lapsus:
“Una piccola nota dolente, chiedo io scusa a tutti i precari della scuola a nome del ministero dell’Istruzione: non riusciamo ad aggiornare le graduatorie d’Istituto.”
Fino a qui nulla da eccepire salvo poi ribadire:
“Chiedo scusa io a nome di tutti i precari, di chi lavora con me al ministero dell’Istruzione.”
Non è passata inosservata questa frase ai molti precari della scuola che hanno cercato in tutti i modi, quando ancora la decisione era in bozza, di chiedere alla ministra dell’Istruzione Azzolina di rivedere la sua decisione, di riaprire le graduatorie. Appello a quanto pare lanciato invano.
Le motivazioni di Azzolina
La gaffe c’è stata, ma la ministra conscia del malcontento che la decisione avrebbe comportato nel mondo dei precari ha chiesto due volte scusa, la seconda lasciandosi andare al lapsus. Tuttavia Azzolina ha fornito delle motivazioni precise alla decisione a cui si è arrivati con il decreto scuola.
Scusandosi con i precari ha spiegato che l’aggiornamento sarà rimandato al prossimo anno per:
“procedure vetuste, al processo di digitalizzazione del Paese che in particolar modo del mio ministero. Non riusciamo a portare avanti un milione di domande cartacee con tanto di ricevuta di ritorno e bollo. Aggiorneremo l’anno prossimo con una procedura digitalizzata come quella che io avevo voluto con il decreto scuola che era stato approvato a dicembre.”
Una domanda però i precari potrebbero farsela: perché se la procedura digitalizzata era stata prevista già da dicembre non si è proceduto in tal senso prima dell’emergenza coronavirus? Intanto la ministra ha annunciato 4.500 assunzioni che rendono almeno giustizia a una piccola parte degli idonei ai concorsi. I precari dovranno aspettare il concorso scuola straordinario.
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