Scuola, novità: in classe una volta al mese da settembre. Questa è una delle ipotesi sul tavolo in tema di sicurezza nella PA dopo il protocollo firmato dai sindacati con la ministra Fabiana Dadone.
Scuola, novità: in classe una volta al mese da settembre. Questa è una delle ultime ipotesi per affrontare il prossimo anno scolastico dal momento che il coronavirus, a detta degli esperti, non ci abbandonerà tanto facilmente.
È solo una delle prospettive per la scuola e che giunge a seguito del protocollo firmato tra sindacati e ministra della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone per la sicurezza nella PA e che riguarda dunque anche il mondo dell’Istruzione.
In attesa del vaccino, per il quale gli scienziati sono concordi che ci vorranno almeno 18 mesi, bisognerà cercare una convivenza il più possibilmente pacifica con il coronavirus. L’unico modo, a detta degli esperti, è quello di continuare sulla scia del distanziamento sociale almeno per un po’.
Di conseguenza quella del rientro a scuola una volta al mese è una delle ipotesi possibili contro quelle che la stessa ministra Azzolina ha definito «classi pollaio» in una sua recente intervista. Vediamo allora qual è nel dettaglio l’ipotesi per il rientro a scuola a settembre.
Scuola, novità: in classe una volta al mese a settembre
Per la scuola le novità potrebbero esserci con la possibilità di entrare in classe una volta al mese a partire da settembre. Questo è solo uno degli scenari possibili dal momento che con una emergenza in atto e l’evolversi costante della situazione ogni decisione in merito va presa con estrema cautela.
I sindacati con la ministra della PA Dadone hanno firmato un protocollo per la sicurezza e, dalle parole della segretaria di CISL scuola Maddalena Gissi all’Ansa, pare che una delle proposte sul tavolo per il nuovo anno scolastico sia un rientro in classe una volta al mese, e su doppi turni per scongiurare le classi pollaio.
Di conseguenza la didattica a distanza, che con il decreto scuola diventa obbligatoria, sarebbe strumento di affiancamento alla lezione in presenza.
I doppi turni, al fine di proseguire sulla strada del distanziamento sociale, dovrebbero essere la soluzione anche per le mense al fine di non affollare i locali adibiti.
La questione dell’affollamento dei refettori riguarderebbe pertanto tutto il mondo del pubblico impiego. Si prospetta per questi locali, specie nella scuola:
- riduzione del tempo di permanenza;
- distanza di sicurezza;
- areazione continua dei locali.
Scuola, novità: il protocollo per la sicurezza
Il piano per la scuola con le novità sul tavolo rientra nel protocollo di sicurezza che la ministra Dadone ha firmato con i sindacati. Come abbiamo anticipato a parlarne è stata la segretaria di CISL scuola Gissi che ha dichiarato:
“La chiusura prematura di questo anno scolastico è sempre più vicina dobbiamo affrontare l’apertura del prossimo, condividendo con la ministra Lucia Azzolina un percorso. Il protocollo dovrà essere tradotto con misure specifiche per organizzare la scuola da settembre.”
Ancora sempre il sindacato ha dichiarato in merito alla scuola:
“Le scuole in Italia non sempre sono strutturalmente adeguate. La ministra Azzolina si dovrebbe preoccupare di avere, oltre ad un piano B e C , anche un piano di riserva concordato con la Protezione civile e i ministeri, partendo dal potenziamento degli organici: invece sono stati preannunciati dei tagli”.
Il problema dunque riguarda principalmente l’edilizia scolastica, in tema di sicurezza, l’organico vale a dire i docenti che a settembre mancheranno, e una soluzione per per il nuovo anno scolastico laddove la didattica a distanza non può sostituire le lezioni in presenza.
Ciò che al momento è certo, come è stato riportato nel decreto scuola appena approvato, dal 1° settembre è previsto un recupero degli apprendimenti, dunque potrebbe essere anche quella la data di rientro per il nuovo anno scolastico.
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