Secondo il TAR del Lazio tutte le scuole dovrebbero restare aperte, anche in zona rossa. I giudici chiedono al Governo di rivedere le ultime decisioni prese.
Il Governo Draghi con il DPCM del 2 marzo ha chiuso tutte le scuole nelle Regioni della zona rossa. Un provvedimento che è stato molto contestato, specialmente da studenti e famiglie, il quale però viene superato dal nuovo Decreto Covid che entrerà in vigore il 7 aprile, con il quale vengono introdotte novità per le scuole.
Il Governo, infatti, ha deciso in favore di un primo allentamento delle misure, partendo appunto dalla scuola: nel dettaglio, dal 7 aprile verrà permesso agli studenti fino alla prima media di tornare in classe anche nelle Regioni che si trovano in zona rossa (e ce ne sono ben dieci che lo saranno sicuramente almeno fino al 13 aprile). Restano in didattica a distanza, invece, gli studenti di seconda e terza media, come pure delle superiori.
Ulteriori novità, però, potrebbero arrivare a breve in quanto secondo il TAR del Lazio non è legittima la chiusura delle scuole nelle zone rosse.
Scuole rosse chiuse nelle zone rosse, cosa dice il TAR del Lazio
I giudici del TAR del Lazio (il presidente Antonio Savo Amodio e l’estensore Lucia Maria Brancatelli) hanno accolto la domanda cautelare presentata da un gruppo di studenti e genitori di alunni minorenni (di tutta Italia) - rappresentati dagli avvocati Valerio Onida e Barbara Randazzio - i quali hanno presentato ricorso contro la decisione presa dal Governo Draghi di chiudere tutte le scuole, di ogni ordine e grado, nelle Regioni della zona rossa, con la sola possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e per quelli che presentano bisogni educativi speciali.
Per le motivazioni di merito dell’udienza vi è stato il rinvio al 16 luglio prossimo; ma quel che è importante è la richiesta al Governo Draghi di riesaminare la propria decisione entro il 2 aprile, tenendo conto della sentenza suddetta.
Secondo il TAR del Lazio, quindi, tutte le scuole di ordine e grado dovrebbero restare aperte, anche se in zona rossa. Una decisione che - come spiegato dai giudici stessi - non va a cancellare quanto previsto dal DPCM del 2 marzo scorso, il quale resta in vigore.
Ma già la richiesta al Governo di riesaminare le misure è molto importante, in quanto viene dopo che l’Esecutivo ha già modificato le regole per la riapertura delle scuole, mantenendo però la chiusura per medie (eccetto per le classi prime) e superiori.
Scuole aperte dopo Pasqua: il Governo rivedrà la sua decisione?
Sulla base di quanto deciso dal TAR del Lazio, però, la decisione presa dal Governo Draghi con l’ultimo Decreto Covid, con il quale viene disposta la riapertura delle scuole anche in zona rossa, ma solo dagli asili nido alle classi di prima media, non sembra essere sufficiente.
Secondo i giudici, infatti, tutte le scuole dovrebbero essere aperte, indipendentemente dalla zona rossa. D’altronde, lo stesso Draghi in conferenza stampa ha ammesso che non è la scuola a far aumentare i contagi, quanto tutto ciò che la circonda (a partire dai trasporti).
Perché allora continuare a chiudere mantenendo la didattica a distanza per gli studenti più grandi? Il TAR del Lazio chiede un ripensamento, vedremo quale decisione prenderà a riguardo il Governo.
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