Scuole chiuse dall’8 dicembre e per tutte le vacanze di Natale: la Campania ci pensa, ma poi De Luca ritratta. Nel frattempo sempre più classi ritornano in DAD.
Lo spettro della DAD ritorna sulla scuola italiana, con una regione che ha in mente di anticipare l’inizio delle vacanze di Natale chiudendo le scuole per buona parte di dicembre così da contenere l’aumento dei contagi ed evitare l’effetto “variante Omicron”.
Si tratta della Campania, dove tuttavia la proposta di chiudere le scuole sta creando non poche polemiche tant’è che nelle ultime ore il Governatore della Regione, Vincenzo De Luca, sembra essere ritornato sui propri passi.
La situazione in Campania non è tuttavia un caso isolato: in molte regioni l’aumento dei contagi sta significando un ritorno in DAD per studenti e classi. Sembrano lontane, dunque, le parole del Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, riguardo al fatto che non ci sarebbe stata “mai più didattica a distanza” per la scuola italiana.
La situazione attuale ci dice altro, tant’è che la Campania ha fatto persino un passo in direzione di una didattica a distanza generalizzata.
Scuole chiuse in Campania: polemiche per la decisione della regione
Nei giorni scorsi il vice presidente della giunta regionale campana, Fulvio Bonavitacola, è intervenuto a TgNews per spiegare la proposta che l’amministrazione ha presentato alle scuole.
Nel dettaglio, per tutto il periodo che va dall’8 dicembre all’inizio delle vacanze di Natale ci dovrebbe essere un ritorno alla didattica a distanza. Scuole chiuse per un mese, quindi, ma considerando i circa dodici giorni di vacanze natalizie si tratterebbe solamente di due settimane in DAD.
Una proposta che tuttavia ha suscitato non poche polemiche e non solo da parte delle famiglie, ma anche dei dirigenti scolastici. Ragione per cui al momento questa ipotesi sembra essere accantonata, con il Governatore De Luca che è dovuto intervenire per spiegare che “richiudere tutto sarebbe una tragedia, per questo dovremo essere tutti responsabili e fare l’impossibile per non chiudere più le scuole”. E nel mentre fa un appello alle famiglie no vax, ribadendo che “se tutti faranno il loro dovere le scuole resteranno aperte per tutto l’anno”.
Insomma, non una smentita definitiva, in quanto l’amministrazione si riserva comunque di decidere nelle prossime settimane in base a quelli che saranno i dati su contagi e vaccinati in Campania.
Scuole chiuse causa Covid: cosa sta succedendo nelle altre regioni
C’è una notizia molto importante da cui partire: quest’anno nelle scuole ci sono più contagi rispetto al 2020. Se prendiamo come riferimento il periodo che va dal 1° settembre al 30 ottobre 2021, ne risulta un incremento del 15,3% nella fascia 0-19 anni rispetto allo scorso anno. E bisogna considerare che il trend non sembra arrestarsi: nel periodo che va dall’8 al 21 novembre 2021 - come riportato dall’ISS - i contagi nella suddetta fascia di età sono stati 31.365.
E questo si ripercuote inevitabilmente sulle lezioni. Oggi la regola vuole che la quarantena della classe scatti con almeno tre contagiati, ma gli ATS in alcuni casi fanno delle valutazioni complessive sugli istituti.
Guardando la situazione sul territorio, nell’ultima settimana in Piemonte sono 16 le classi tornate in quarantena, per un totale di 250 sezioni in didattica a distanza, mentre nel Friuli Venezia Giulia si è arrivati a 64 classi. In Lombardia, invece, al 21 novembre erano 15.305 gli studenti in DAD.
L’idea di continuare in presenza per tutto l’anno, quindi, sembra scricchiolare e molto dipenderà da quello che potrebbe essere l’impatto della variante Omicron sulla nostra curva dei contagi.
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