Chi ha già avuto il Covid-19 può riprenderlo o diventa immune? Ecco cosa si sa ad oggi sulle probabilità di contrarre il virus due volte e la durata dell’immunità con e senza vaccino.
Si può prendere il Covid due volte? Quanto dura realmente l’immunità naturale, ossia dovuta all’aver contratto il virus? E quella indotta dal vaccino? Sono ancora diverse le incognite, ma oggi, grazie a una più ampia disponibilità di studi scientifici e vaccini, ne sappiamo un po’ di più sulla durata dell’immunità da Covid e il livello di protezione offerta da una precedente infezione o dal siero. Facciamo il punto.
Il Covid si può prendere due volte? Durata immunità naturale
La risposta è sì. Alcuni casi documentati di reinfezione e gli studi condotti finora hanno dimostrato che contagiarsi di nuovo dopo essere guariti o essersi negativizzati è possibile. Ma i dati raccolti finora dalla comunità scientifica sull’immunità naturale (generata dall’aver già contratto e sconfitto il virus) fanno ben sperare i quasi 4 milioni di guariti in Italia.
Una ricerca realizzata di recente dal laboratorio di virologia dell’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma pubblicata su Viruses afferma che gli anticorpi neutralizzanti contro il coronavirus nei pazienti guariti sono ancora presenti a livelli consistenti dopo 11 mesi dall’infezione. Dalla ricerca è emerso che questi sono più elevati nelle persone sopra i 60 anni e nei casi in cui la malattia si è presentata con sintomi respiratori più gravi.
La durata dell’immunità dopo la prima infezione e le probabilità di contrarre il virus una seconda volta in modo sintomatico o asintomatico sono oggetto di un recente studio condotto in Gran Bretagna e pubblicato il 9 aprile 2021 su The Lancet. Gli studiosi hanno scoperto che più del 90% degli individui infettati sviluppa anticorpi circa 1 settimana dopo l’insorgenza dei sintomi e che gli anticorpi neutralizzanti contro la proteina spike Sars-Cov-2 erano rilevabili per almeno 7 mesi.
La ricerca ha inoltre confermato che una precedente infezione, anche asintomatica, protegge il corpo per diversi mesi perché il sistema immunitario riconosce il virus.
In linea generale dai principali studi internazionali è emerso che la maggior parte delle persone che ha già avuto il Covid è protetta per almeno 6 mesi (da qui la validità di 6 mesi del certificato verde Covid-19 per chi è guarito). È anche possibile che la memoria immunitaria rallenti nel tempo ma non scompaia del tutto, e che quindi la protezione degli anticorpi in cui è stato infettato da Sars-Cov-2 persista negli anni.
Quanto dura l’immunità con il vaccino
Per quanto riguarda i vaccinati, ad oggi sono così rari i casi di persone che hanno contratto il virus nonostante il vaccino (e per lo più operatori sanitari, esposti al virus in modo intenso) da essere considerati casi isolati e aneddotici.
La durata dell’immunità è, comunque, ancora oggetto di indagine da parte della comunità scientifica. Come riportato dall’AIFA sulle FAQ sui vaccini a mRNA Pfizer e Moderna,
La durata della protezione non è ancora definita con certezza perché il periodo di osservazione è stato necessariamente di pochi mesi, ma le conoscenze sugli altri tipi di coronavirus indicano che la protezione dovrebbe essere di almeno 9-12 mesi.
L’immunità derivante dal vaccino sarebbe quindi molto più duratura rispetto all’immunità naturale, ma se così non fosse, gli scienziati stanno prendendo comunque in considerazione dei richiami da fare ogni anno.
A fornire ulteriori chiarimenti ci ha pensato il recente rapporto ISS-Ministero della Salute-Inail pubblicato il 13 marzo 2021.
Il testo chiarisce innanzitutto che l’immunizzazione del vaccino Comirnaty di Pfizer si attiva a partire da circa una settimana dopo la somministrazione della seconda dose, anche se gli studi mostrano una certa protezione anche dopo una decina di giorni dalla prima dose.
Il vaccino Moderna protegge in modo ottimale dopo 2 settimane a distanza dalla seconda dose, mentre la protezione del vaccino AstraZeneca inizia circa 3 settimane dopo la prima dose e persiste fino alla 12esima settimana, quando deve essere somministrata la seconda dose di vaccino.
I ricercatori ribadiscono ancora una volta che non si sa quanto i vaccini proteggano le persone vaccinate dal contagio. Dagli studi condotti finora e da alcuni casi registrati sembra che i vaccinati possano comunque contrarre il virus, ma in maniera asintomatica. Resta la possibilità che possano essere contagiosi (anche se è noto, spiegano, che la capacità di trasmissione da parte di soggetti asintomatici è inferiore rispetto a quella di soggetti con sintomi).
Premesso che la risposta immunitaria è soggettiva e può variare a seconda di fattori come l’età, l’immunodeficienza o specifiche condizioni fisiche, la durata della protezione del vaccino anti-Covid non è stata ancora definita. Questo perché lo sviluppo dei vaccini è stato molto rapido, tale da non permetterci di acquisire tutte le informazioni su quanto dura l’immunità vaccinale.
Conclusioni
Quanto realmente duri l’immunità naturale o vaccinale al Covid-19 non è ancora possibile saperlo con certezza. Ecco perché gli esperti sottolineano che anche se una persona ha già avuto il Covid non deve abbassare la guardia, ma continuare a proteggersi e a proteggere gli altri dal contagio. Stesso discorso per chi ha ricevuto il vaccino: non sapendo ancora di preciso quanto dura l’immunità data dalla vaccinazione, in Italia è raccomandato il rispetto delle misure di prevenzione come uso della mascherina e distanziamento fisico (anche se stando alle nuove linee guida europee può decadere l’obbligo di distanza interpersonale e mascherina per le persone vaccinate).
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