Sigarette elettroniche 2018: aumenti in arrivo con il nuovo anno per effetto di una delle novità previste dal DL Fiscale 148/2017 collegato alla Legge di Bilancio. Ecco quanto dovranno sborsare gli italiani e perché.
Sigarette elettroniche 2018: è in arrivo una nuova tassa per gli italiani e questa volta ad essere colpiti dagli aumenti sono i liquidi delle e-cig.
Con l’approvazione del DL Fiscale n. 148/2017 sono state introdotte importanti novità riguardo l’adeguamento della disciplina sulla circolazione e sulla vendita delle sigarette elettroniche
Le novità introdotte comporteranno un sensibile aumento dei prezzi dei liquidi delle sigarette elettroniche e parallelamente ne sarà vietata la vendita online.
Non solo: il Governo ha anche stabilito che i produttori di liquidi saranno obbligati a pagare tutte le tasse arretrate; una stangata che coinvolgerà anche i negozianti di sigarette elettroniche.
Quali sono gli aumenti previsti e quanto costeranno i liquidi per le sigarette elettroniche nel 2018? Cerchiamo di capirci di più e di analizzare quali sono i motivi alla base delle nuove norme.
Sigarette elettroniche 2018: di quanto aumenteranno i prezzi a partire da gennaio?
Il Governo, con il DL fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2018, ha stabilito che a partire dal 1° gennaio 2018 il prezzo di ogni flacone di liquidi per le sigarette elettroniche salirà a 7,50 euro rispetto ai 2,50 euro che bisognava pagare fino al 31 dicembre 2017.
L’aumento delle sigarette elettroniche è legato all’introduzione di un’imposta fissa di 0,37344 euro (più Iva) per ogni ml, ovvero 5 euro ogni flacone da 10 ml di liquido da vaporizzare.
L’aumento del prezzo sarà applicato anche all’acquisto delle boccette di glicerina e degli aromi che in realtà creano solo vapore acqueo.
È stato inoltre stabilito il divieto di vendita online dei fluidi per impedire l’arrivo di sostanze non controllate. Sono previste sanzioni fino a 40 mila euro nel caso di acquisto di liquidi online.
Resta invece ancora possibile acquistare direttamente su internet le e-cig.
Sigarette elettroniche 2018: il perché degli aumenti
La decisione dell’Esecutivo di aumentare notevolmente i prezzi dei liquidi delle sigarette elettroniche deriva dal fatto che il DL Fiscale n. 148/2017, modificando alcuni commi dell’articolo 62 quater del decreto legislativo n. 504 del 26 ottobre 1995, ha imposto la tassazione anche sulle e-cig.
La norma che impone di pagare una tassa sulle sigarette elettroniche è stata introdtta con l’articolo 19 quinquies del DL Fiscale n. 148/2017.
A partire dal 1° gennaio 2018 saranno sottoposti alle regole previste nella legge 22 dicembre 1957 n. 1293 riguardante l’Organizzazione dei servizi di distribuzione e vendita dei generi di monopolio anche la vendita di prodotti contenenti nicotina o altre sostanze idonei a sostituire il consumo dei tabacchi lavorati, “compresi i dispositivi elettronici e le sostanze da inalazione senza combustione, contenenti o meno nicotina”.
Oltre a modificare il comma 5 dell’art. 62 quater del decreto legislativo n. 504/1995 il DL Fiscale n. 148/2017 ha introdotto ex novo il comma 5bis, nel quale è disposto che l’Agenzia del Monopolio stabilirà, entro marzo 2018, le modalità e i requisiti relativi alle autorizzazioni e all’approvvigionamento dei prodotti contenenti nicotina.
Inoltre, l’art 19 quinquies modifica anche l’art. 21 del medesimo decreto legislativo introducendo il divieto della vendita online dei fluidi delle e-cig.
Una vera e propria stretta alle sigarette elettroniche che, nel 2018, rischia di rendere meno vantaggioso per gli italiani abbandonare il vizio del fumo in favore delle e-cig.
Sigarette elettroniche 2018: gli obiettivi dei provvedimenti adottati dall’esecutivo
Una delle importante finalità sottese all’introduzione della tassazione per i liquidi delle sigarette elettroniche è quella di garantire gli adeguati controlli sul fronte sanitario.
Non mancano tuttavia critiche e da più fronti si ipotizza che l’obiettivo principale del Governo sia quello di “compensare” in tal modo i mancati introiti delle tasse sulle sigarette tradizionali.
In rete e non solo è emerso il forte dissenso contro la decisione di aumentare i prezzi dei liquidi delle e-cig e di bloccare la vendita online degli stessi.
Anche il mondo scientifico è rimasto stupito dai provvedimenti adottati poiché secondo gli specialisti le sigarette elettroniche potrebbero ridurre notevolmente il rischio di contrarre malattie legate al fumo e quindi tassarle non avrebbe alcun senso.
Il Governo, secondo questa categoria, avrebbe dovuto favorire la vendita delle e-cig come è successo in altri Paesi europei tra cui la Gran Bretagna, dove il Sistema Sanitario Nazionale fornisce direttamente ai cittadini le sigarette elettroniche.
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