Sigarette verso l’eliminazione definitiva in molti Paesi entro i prossimi 10-15 anni? Ipotesi sempre più probabile mentre i fumatori si spostano in massa verso i prodotti alternativi.
Le sigarette stanno per sparire dalla circolazione: la previsione è che non verranno più vendute in molti Paesi entro i prossimi 10-15 anni. Il motivo è presto detto: il classico pacchetto di sigarette diventerà obsoleto man mano che sempre più persone passeranno ai dispositivi per il tabacco riscaldato.
Ad affermarlo è la stessa Philip Morris: la multinazionale del tabacco, ormai leader nel campo dei prodotti alternativi al fumo con la sua IQOS, immagina (e progetta) un futuro smoking-free.
Sigarette verso stop vendite in molti Paesi
“Sono convinto che sia possibile terminare completamente la vendita di sigarette in molti Paesi entro 10-15 anni”, ha detto l’amministratore delegato di PMI André Calantzopoulos nell’ultimo report sulla sostenibilità, aggiungendo che sarà possibile con l’aiuto dei regolatori.
La società stima che 40 milioni di fumatori adulti, di cui la metà nei Paesi Ocse, smetteranno di fumare e passeranno ai riscaldatori di tabacco entro il 2025. E proprio l’Italia potrebbe essere una delle prime nazioni a dire addio alle “bionde”: stando ai dati, il nostro Paese ha il più alto numero di non fumatori che usano l’e-cig.
“Sarò estremamente felice se non venderemo più sigarette, un giorno”, ha detto Calantzopoulos. “Questo è quello che stiamo cercando di fare. Quindi penso che il vero successo per noi sarà determinato da quanto velocemente riusciremo a raggiungere l’obiettivo”.
La società possiede anche marchi come Marlboro, Chesterfield, Virginia Slim e Diana, solo per dirne alcuni, ma oggi quasi 1/5 delle sue entrate proviene dal dispositivo per riscaldare il tabacco. Il sistema utilizzato per IQOS, sostiene il colosso, è meno rischioso e migliore delle sigarette normali poiché riduce significativamente la produzione di sostanze chimiche dannose o potenzialmente dannose grazie al fatto che riscalda il tabacco senza bruciarlo.
IQOS fa male? I chiarimenti dell’FDA
Mentre si pensa a un (prossimo) futuro senza nicotina bruciata che rivoluzionerebbe la salute pubblica, il dibattito sul rischio tossicità delle sigarette elettroniche e prodotti alternativi al fumo va avanti. In Italia la questione è stata al centro anche di una famosa inchiesta di Report (ne abbiamo parlato qui: IQOS fa meno male delle sigarette? Report smentisce, ecco la verità.
A fare maggiore chiarezza è intervenuta l’FDA (Agenzia per gli alimenti e i medicinali statunitense), con una decisione definita “storica”. L’ente, che fa capo al Dipartimento della salute degli Stati Uniti, ha autorizzato la commercializzazione di IQOS con la dicitura di prodotto del tabacco a rischio modificato. In sostanza l’FDA ha riconosciuto ufficialmente che il popolare riscaldatore elettronico di tabacco espone i consumatori a sostanze chimiche meno dannose rispetto alle normali sigarette, ritenendo valide le prove scientifiche presentate dalla società produttrice.
“I dati forniti mostrano che la commercializzazione di questi particolari prodotti, con la dicitura autorizzata, potrebbero aiutare i fumatori adulti dipendenti ad abbandonare le sigarette tradizionali e ridurre la loro esposizione a sostanze chimiche nocive”, ha detto il direttore del centro FDA per i prodotti del tabacco Mitch Zelle in una nota.
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