La RAI fornirà agli utenti che non riescono a vedere sul digitale terrestre i canali dell’Emittente di Stato una smart card. Ecco come funziona, a cosa serve e come richiederla.
Smart card satellitare per chiunque abbia difficoltà a guardare i programmi RAI tramite il digitale terrestre. È questa la scelta operata dall’Emittente di Stato, il quale ha comunicato la sua decisione direttamente sul proprio sito dedicato.
La scelta della RAI è volta a garantire a tutti gli utenti la visione dei programmi del palinsesto durante i passaggi necessari al refarming, ossia la cessione della banda dei 700 MHz, progressivamente abbandonata dal digitale terrestre in favore della connessione mobile 5G.
Non tutti però potranno ricevere la smart card satellitare, infatti le richieste degli utenti verranno sottoposte al vaglio e all’attenzione di un ente terzo che darà il via libera solo nel caso in cui vi sia una reale difficoltà a ricevere il segnale della TV. La RAI non fornirà alcuno strumento o apparecchiatura all’infuori della semplice smart card per decodificare il segnale dei propri canali e solo quelli. Tutte le altre apparecchiature come antenna e decoder o da collegare al televisore dovranno essere acquistate dagli utenti. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla smart card: cos’è a cosa serve e come richiederla.
Smart card per vedere i canali RAI: cos’è?
La smart card satellitare della RAI è una tessera fornita dall’Emittente di Stato per ricevere e guardare gratuitamente i canali e i programmi RAI. Infatti a causa del piano di referming può accadere che un utente non riesca a ricevere il segnale del digitale terrestre e non vedere quindi i programmi della RAI. Una volta che l’Emittente avrà fornito la tessera, l’utente non dovrà fare nulla per attivarla, poiché questa sarà già attiva, basterà quindi inserirla all’interno di un decoder o CAM compatibile.
Smart Card per vedere i canali RAI: chi può richiederla?
A seguito del Piano Nazione di Assegnazione delle Frequenze, ossia il refarming, chiunque non riesca a guardare i programmi RAI non essendo raggiunto dal segnale digitale terrestre può fare richiesta di una smart card satellitare. Tutte le richieste saranno poi sottoposte a verifica di un terzo ente indicato dal Ministero dello Sviluppo Economico.
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Smart card RAI: cos’è il refarming e a cosa serve?
Il refarming, per chi non ne fosse a conoscenza, è il rilascio della banda 700 MHz, questo comporta di conseguenza il riposizionamento delle frequenze assegnate alle emittenti televisive sulla banda sub700, seguendo le linee imposte dal Piano Nazionale di Assegnazione Frequenze.
Alla fine di questo riposizionamento, che coincide poi con il passaggio al DVB-T2, molto problematiche relative al segnale, come la sua copertura, saranno risolte. È durante questo rilascio della banda che alcuni territori italiani potrebbero rimanere per un breve periodo di tempo scoperte ed è per questo che la RAI ha pensato di fornire a chi ne avesse realmente bisogno la smart card, in modo da non perdersi più alcun appuntamento serale, come il Festival di Sanremo.
Smart Card RAI: come richiederla e quanto costa?
Chiunque avesse problemi nella ricezione del segnale a causa del refarming, per richiedere la smart card satellitare dovrà compilare il modulo presente sulla pagina dedicata sul sito RAI.
Solo in questo modo sarà possibile inoltrare la richiesta della card. L’esito della pratica verrà comunicato tramite email all’indirizzo inserito durante la compilazione del modulo e si potrà scegliere la modalità per ricevere la card.
- Ricevere la card presso il proprio domicilio. Nel caso in cui si volesse ricevere comodamente la propria card a casa si dovranno pagare le spese di spedizioni pari a 11 euro.
- Ritirare la card presso una sede regionale della RAI. In questo caso ci si dovrà dirigere presso una delle 21 sedi regionali, non sostenendo alcun costo.
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