Smart working obbligatorio 3-4 giorni a settimana. Ecco per chi

Alessandro Cipolla

03/01/2022

Dopo l’aumento vertiginoso dei contagi a causa della variante Omicron, in Francia si è deciso di rendere obbligatorio lo smart working: chi non rispetta le regole rischia fino a 50.000 euro di multa.

Smart working obbligatorio 3-4 giorni a settimana. Ecco per chi

La variante Omicron sta travolgendo la Francia e l’Eliseo corre ai ripari, con il ritorno dell’obbligo dello smart working per chi ne ha la possibilità e dell’utilizzo della mascherina all’aperto.

Con i contagi che hanno sfondato il tetto dei 200.000 casi al giorno, in Francia il ministro degli Affari Sociali e della Sanità Élisabeth Borne ha annunciato un nuovo pacchetto di misure per contrastare la diffusione del Covid spinta dalla nuova variante.

Il Governo così ha deciso di rendere lo smart working obbligatorio “ tra 3 e 4 giorni a settimana quando è possibile”, con le aziende che rischiano pesanti multe se non dovessero rispettare le regole: da un minimo di 1.000 fino a un massimo di 50.000 euro.

È una sanzione amministrativa - ha spiegato il ministro Borne - che vuole essere una risposta rapida per arginare l’impennata di contagi di Covid dovuti alla variante Omicron”.

In Italia muro di Brunetta sullo smart working

Se in Francia come in altri Paesi europei il Governo ha deciso di puntare forte sullo smart working come risposta al dilagare dei contagi Covid, in Italia sul tema del telelavoro il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta continua a fare muro.

Nonostante le richieste da parte dei sindacati e del Movimento 5 Stelle in virtù dell’aumento dei casi di positività tra i lavoratori, Brunetta ha fatto intendere come un ritorno dello smart working nella Pubblica Amministrazionenon ci sarà”.

Una sorta di battaglia quella intrapresa dal ministro forzista, visto che dallo scorso 15 ottobre nella Pubblica Amministrazione si è tornati al lavoro in presenza per il personale preposto alle attività di sportello, di ricevimento degli utenti e di erogazione di servizi all’utenza.

Il paradosso è che se da una parte il Governo in Italia con gli ultimi decreti ha messo in campo misure molte dure per contrastare il Covid, dall’altra l’argomento smart working non è stato minimamente sfiorato nonostante gli appelli dell’OMS al telelavoro e quanto è stato deciso invece in molti degli altri Paesi dell’UE.

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