Smart working per sempre: le aziende pronte al grande salto

Giulia Adonopoulos

21/08/2020

Tante aziende durante l’emergenza coronavirus sono state costrette a optare per lo smart working, ma la soluzione potrebbe presto diventare definitiva. Twitter fa da apripista.

Smart working per sempre: le aziende pronte al grande salto

Smart working per sempre: questa la via indicata da Twitter, che ha annunciato che i dipendenti potranno scegliere se tornare in ufficio o continuare a lavorare da remoto.

Una direzione verso cui si stanno muovendo diverse grandi aziende, specie in ambito tech, come Facebook, Google e Square. La flessibilità lavorativa scoperta con il lockdown ha dimostrato i suoi benefici per la produttività, la qualità della vita dei lavoratori e per l’ambiente.

Rimane tuttavia qualche dubbio sul fatto che il lavoro agile possa immediatamente imporsi come nuovo canone. Ciò che è certo è che la transizione è iniziata.

Smart working a vita: ecco dove

Twitter durante l’emergenza coronavirus è stata tra le prime aziende a predisporre lo smart working per i propri dipendenti. Il lavoro portato avanti in queste settimane ha però superato le aspettative, tanto che il colosso californiano ha deciso di rendere la soluzione permanente. I dipendenti infatti potranno scegliere di lavorare da remoto anche una volta terminata la pandemia.

Ad annunciarlo è stata Jennifer Christie, responsabile delle risorse umane di Twitter, con un post diffuso sul blog aziendale dal titolo #LoveWhereverYouWork. Christie ha spiegato che chi in questo periodo è riuscito a lavorare da casa potrà continuare a farlo per sempre. Questo il messaggio che l’amministratore delegato Jack Dorsey ha voluto recapitare ai suoi dipendenti:

“Il lavoro agile può funzionare davvero, e gli ultimi mesi lo hanno dimostrato. Se i nostri dipendenti sono in un ruolo e in una situazione che consente loro di lavorare da casa e se vogliono continuare a farlo per sempre lo renderemo possibile. Riaprire gli uffici sarà una nostra decisione. Quando e se i nostri dipendenti vogliono rientrare sarà una loro decisione”.

Anche i 5.000 dipendenti della società di consulenza finanziaria Schroders potranno lavorare da casa per sempre. Prima del Covid il personale poteva lavorare in smart working un giorno alla settimana, ma da settembre potranno concordare il proprio lavoro con i manager da casa. Gli uffici resteranno aperti e accessibili per garantire che le interazioni faccia a faccia e il senso di comunità non vengano meno.

“Schroders ha abbracciato la flessibilità lavorativa ben prima del lockdown. Crediamo che un ripensamento delle regole sulla flessibilità si dimostrerà estremamente positivo per la produttività nel lungo periodo, mettendo in luce allo stesso tempo la società come datore di lavoro esemplare e all’avanguardia”, ha detto Emma Holden, a capo delle Risorse Umane della società.

Una nuova era di lavoro agile è stata annunciata anche da PSA: il colosso automobilistico francese che include Peugeot, Citroen, Opel d’ora in poi consentirà al suo staff non produttivo di lavorare da casa.

Facebook e Google pronte al grande salto, Apple e Microsoft ancora no

Sono tante le aziende che seguiranno il modello Twitter. Google ha deciso di estendere lo smart working fino al 30 giugno 2021, con possibilità di andare in ufficio su base volontaria per tutti i ruoli che non hanno necessità di essere presenti in sede.

Nei piani annunciati di Facebook, entro i prossimi 5-10 anni la metà dei dipendenti dell’azienda lavorerà per sempre da remoto.

In controtendenza Microsoft, che ritiene che lo smart working totale faccia perdere i rapporti umani all’interno dell’azienda, e Apple. L’azienda di Cupertino ha già messo a punto un piano per far ritornare i propri dipendenti al lavoro nel giro di pochi mesi. La strategia si snoderà in due fasi: la prima riguarderà i lavoratori che sono impossibilitati a lavorare da casa, come ad esempio chi è impegnato sul settore hardware, e la seconda riguarderà tutti gli altri.

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