Telefoni e radiazioni, la classifica degli smartphone più pericolosi

Emanuele Di Baldo

7 Settembre 2024 - 12:16

Ecco quali sono i 20 smartphone che emettono più radiazioni tra quelli in circolazione: nella lista c’è anche qualche nome pesante, come Samsung e Asus.

Telefoni e radiazioni, la classifica degli smartphone più pericolosi

Quando si parla di radiazioni e telefoni cellulari, spesso si sottovaluta l’impatto che questo aspetto può avere sulla nostra salute. Lo smartphone, difatti, come qualsiasi altro dispositivo ad antenna, ci espone continuamente a radiazioni a radiofrequenza (RFR). Una eventualità del tutto normale per il funzionamento stesso del telefono (come potremmo chiamare o navigare in internet, altrimenti?), a patto che sia rispettata una soglia limite.

Premettendo che ogni smartphone, a norma di legge, deve sottostare alla barriera imposta per essere prodotto e venduto, siamo proprio sicuri che i cellulari siano tutti uguali in tal senso? Il Bundesamt für Strahlenschutz, ossia l’Ufficio federale tedesco per la protezione dalle radiazioni, si è fatto la stessa domanda e ha stilato la classifica dei cellulari peggiori per quanto riguarda, appunto, le radiazioni.

Ecco, allora, quali sono gli apparecchi più pericolosi in materia di emissioni radiomagnetiche sul mercato, con i dati aggiornati ai telefoni in circolazione proprio oggi.

La classifica dei cellulari a più alte radiazioni sul mercato

L’ente tedesco dispone di un database completo e aggiornato di dispositivi mobile, nuovi e vecchi, e del livello di radiazioni che emettono, sia in standby che quando li si appoggia all’orecchio per telefonare. Da questo motore di ricerca è possibile estrapolare una vera e propria classifica dei cellulari con più alti livelli di radiazioni.

Per poter essere venduti regolarmente, gli smartphone devono sottostare a un limite massimo di radiazioni di 2 W/Kg di SAR, che in italiano si può tradurre con «Tasso di assorbimento specifico», una metrica misurata scientificamente. Va da sé che ogni smartphone presente in classifica risulta idoneo alla vendita, ma questo non significa che non ci siano delle differenze (anche marcate) tra un prodotto e l’altro.

Tornando al limite di SAR, per capire meglio quali siano effettivamente gli smartphone meno virtuosi sono state rilevate due misurazioni:

  • SAR sull’orecchio: il valore di emissione misurato quando il telefono è a contatto con l’orecchio durante una chiamata;
  • SAR sul corpo: il valore di emissione misurato quando il telefono è a una distanza di 50 cm dal corpo.

Entrambi i valori di SAR sono identificativi: più è alta tale misurazione, maggiori saranno le onde radiomagnetiche emesse.
Nella nostra tabella esplicativa vengono riportati i 20 modelli a più alte radiazioni, i «parenti stretti» facenti parte dello stesso marchio e le eventuali indicazioni sulla produzione attuale o meno. La classifica riportata è stilata in ordine alfabetico.

TelefonoValore SAR (sull’orecchio)Valore SAR (sul corpo)Altri modelli ad alte radiazioni (stessa marca)In produzione
Alcatel IDOL 5 1,59 1,75 1SE, 3L, PIXI 3 No
Allview P7 Pro 1,82 N.D. X4 Soul, X4 Soul Lite, X4 Soul Mini
Asus ROG Phone 6 1,54 1,59 ROG Phone 6 Pro, ROG Phone 6D Ultimate
Asus ROG Phone 7 1,46 1,58 ROG Phone 7 Ultimate
Asus Zenfone 10 1,58 1,42 -
Doro 5516 1,03 1,74 -
Honor 8 1,50 1,69 - No
HTC U12 Life 1,48 1,60 -
Lenovo B Smartphone 1,56 1,71 Single SIM, Dual SIM No
Microsoft / Nokia Lumia 630 1,51 1,52 Dual SIM No
Motorola Edge 1,79 1,68 -
Nokia 6300 1,09 1,77 Nokia 5310
OnePlus 6T 1,55 1,27 OnePlus 5T, OnePlus 6T McLaren Edition
Samsung Galaxy A30s Dual SIM 1,05 1,54 -
Samsung Galaxy S22 1,21 1,59 Galaxy S22 Ultra
Samsung Galaxy Z Fold4 1,30 1,51 -
Telekom T Phone Pro 1,76 1,87 -
Wiko Jerry3 1,61 1,15 -
Xiaomi Mi Mix 3 5G 1,56 1,56 - No
ZTE Axon 11 5G 1,59 N.D. -

Balza subito all’occhio la presenza di marchi importanti e decisamente utilizzati in Italia. Samsung, ad esempio, si posiziona con alcuni modelli della serie Galaxy, la più amata e venduta. Troviamo anche Asus, marchio leader soprattutto nel campo di PC e tablet, così come Honor e Xiaomi, che rappresentano solitamente alternative molto allettanti ai big (come Samsung e Apple) nel mercato italiano.

Stesso discorso vale per Motorola, che con la serie Edge ha fatto breccia su una vasta platea di pubblico ma che fa registrare livelli decisamente elevati di emissioni, sia all’orecchio che a una certa distanza dal corpo. Dati alla mano, si tratta del secondo smartphone a più alte emissioni dopo il Telekom T Phone Pro, che però non è molto comune (anzi, quasi introvabile) nel nostro Paese.

Come si calcolano le radiazioni di uno smartphone?

In merito al binomio radiazioni e telefoni cellulari, va detto che la comunicazione mobile utilizza inevitabilmente campi elettromagnetici ad alta frequenza e per parlare al cellulare, ad esempio, si viene in contatto (nel vero senso della parola) con alte emissioni, considerando che si avvicina il telefono il più possibile all’orecchio. Ma anche quando è in tasca o nella borsa lo smartphone emette comunque delle radiazioni che possono impattare sul corpo umano, soprattutto entro una certa distanza.

E come si possono calcolare queste radiazioni? In scienza esistono diverse analisi efficaci che restituiscono la misurazione in SAR, grazie alle quali si può determinare con puntualità l’energia delle emissioni assorbita, appunto, dal corpo. L’unità di misura si esprime in watt per chilogrammo (W/Kg) e la soglia massima, come abbiamo visto, è di 2 W/Kg per quanto riguarda gli smartphone, come stabilito dalla Commissione Internazionale per la Protezione delle Radiazioni Non Ionizzanti (ICNIRP) nel lontano 1998.

Tutto questo per evitare, ovviamente, effetti negativi per la salute, sebbene siano stati fatti numerosi studi negli anni che hanno, in sostanza, confermato che le onde a radiofrequenza non sono portatrici di base di tumori o patologie specifiche. Ovviamente, anche grazie al limite imposto dalla legge.

Ma i telefoni, da questo punto di vista, non sono tutti uguali. Basti che pensare che, nel 2023, sua maestà Apple ha dovuto ritirare il proprio iPhone 12 dal mercato francese a causa delle troppe radiazioni emesse. O, ancora, si può citare uno studio dell’Università di Ginevra che afferma, senza mezzi termini, come possa esserci una correlazione tra l’uso prolungato dello smartphone - soprattutto tra i giovani - e la fertilità maschile, proprio in base alle emissioni radiomagnetiche dei dispositivi stessi.

Insomma, si tratta di un tematica anche delicata, soprattutto considerando che si tratta di un mercato in continua espansione, non solo tecnologica ma anche in termini di quantità. Ecco perché è importante avere delle linee guida e conoscere i propri dispositivi, sebbene queste informazioni siano molto spesso relegate all’ultima pagina del libretti d’uso. In soccorso, però, arriva il BfS, l’Istituto Federale tedesco per la radioprotezione: sul sito ufficiale dell’ente è disponibile un vero e proprio motore di ricerca semplice e navigabile dove è possibile trovare sicuramente anche il proprio cellulare.

Va comunque rimarcato che ogni cellulare presente in classifica rispetta i limiti imposti dalla legge in materia di radiazioni e, pertanto, l’uso di tali smartphone non costituisce a priori un rischio per la nostra salute. Ricordiamo, inoltre, che i dati BfS sono in continuo aggiornamento e possono variare in base a nuovi test e a nuove uscite di smartphone sul mercato mondiale.

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