Lo spread tra la Grecia e l’Italia è praticamente crollato vicino ai 10 punti base. Cosa sta succedendo?
Nel corso degli ultimi anni lo spread tra Italia e Grecia è letteralmente crollato.
Il differenziale di rendimento fra titoli di Stato decennali ha toccato picchi di mille punti nel corso del 2016. Poi però le cose sono cambiate e questi dati (impressionanti) hanno iniziato a confrontarsi con cifre decisamente più contenute.
Solo per fare un esempio, nella giornata di ieri, lunedì 28 ottobre, lo spread Italia-Grecia si è avvicinato minacciosamente alla soglia dei 10 punti base, ma perché?
Spread Italia-Grecia giù: che succede?
Al momento in cui si scrive, il rendimento del titolo di Stato decennale nostrano sta scambiando intorno all’1,092%, in calo di circa un punto percentuale. Allo stesso tempo, lo yield del titolo ellenico sta scendendo all’1,21%.
Di conseguenza, lo spread tra la Grecia e l’Italia sta viaggiando sulla soglia dei 12 punti base. I motivi? Molteplici.
Sicuramente sull’andamento dell’obbligazionario nostrano ha giocato un ruolo fondamentale l’esito delle elezioni in Umbria, che ha nuovamente messo a repentaglio la tenuta dell’esecutivo giallorosso. In una sola giornata (quella di ieri) lo spread BTP-Bund è tornato a toccare punte di 150 punti base, complice la risalita dei rendimenti nostrani e l’aumento del rischio.
Da non sottovalutare poi la promozione della Grecia da parte di Standard & Poor’s, che ha rivisto al rialzo il rating a «BB-» dal precedente «B» confermando altresì il giudizio di breve a «B».
L’outlook positivo, le future riforme strutturali e la possibile ulteriore riduzione delle esposizione deteriorate nel sistema bancario: sono questi gli elementi che hanno stimolato l’ottimismo dell’agenzia.
Per tutti questi ordini di motivi lo spread Grecia-Italia si è ridotto intorno ai 12 punti tra ieri e oggi. Se il trend si mostrerà costante potremmo presto essere in grado di assistere a un vero e proprio sorpasso.
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