Dal 14 settembre è entrata in vigore la legge contro gli sprechi alimentari. Ecco come funziona.
Dal 14 settembre anche in Italia è entrata in vigore la legge contro gli sprechi alimentari.
La legge, infatti, è stata approvata in Senato lo scorso 2 agosto e pubblicata in Gazzetta Ufficiale martedì.
Grazie alla legge sugli sprechi alimentari vengono chiarite e semplificate le modalità con cui è possibile donare, facilitando il compito di chi si occupa di distribuire le eccedenze alimentari a fini caritativi.
«Da oggi entra in vigore la legge contro gli sprechi alimentari, grazie alla quale puntiamo a incrementare il recupero e la donazione delle eccedenze, dando la priorità della loro destinazione agli indigenti»
ha commentato il Ministro delle Politiche agricole alimentari Maurizio Martina il giorno di entrata in vigore della legge.
Per approfondimento potrebbe interessarti Legge anti-sprechi alimentari: cosa prevede in 8 semplici punti
Sprechi alimentari, gli obiettivi della legge
Una legge contro gli sprechi alimentari esiste già in Francia; la legge entrata in vigore in questi giorni in Italia, tuttavia, si differenzia da quella francese perché non prevede sanzioni ma ha come obiettivo la valorizzazione delle buone pratiche e l’ambizione di coinvolgere un numero crescente di soggetti nella rete solidale. La legge, inoltre, si pone come obiettivo quello di dimezzare in dieci anni gli sprechi alimentari, superando i target forniti dall’Unione Europea per il 2020.
Gregorio Fogliani, presidente della Onlus QUI Foundation che si occupa dal 2007 del ritiro e della distribuzione di quanto avanzato nella ristorazione, ha così commentato l’entrata in vigore della legge:
«Già a pochi giorni dall’approvazione, abbiamo ricevuto decine di richieste da parte di locali interessati a donare. Segno che il tema, nel settore, è molto sentito. Ora, con l’entrata in vigore della legge, ci aspettiamo un ulteriore impulso»
e ancora:
«La legge è un buon inizio, che pone le basi per aprire una nuova fase. Abbiamo calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loro eccedenze, con una media di 20 pasti al giorni, si potrebbero distribuire addirittura 7 milioni di pasti quotidianamente».
Legge sprechi alimentari, come funziona?
Ma cosa prevede in concreto la legge contro gli sprechi alimentari? Tale legge, che riguarda chi vende generi alimentari, prevede la sburocratizzazione e lo snellimento delle procedure per chi vuole donare. I locali che decidono di donare l’invenduto a una Onlus potranno semplicemente presentare una dichiarazione consuntiva a fine mese, senza dover segnalarlo in anticipo. Con la legge viene anche aumentata la soglia oltre la quale diventa obbligatorio denunciare la donazione: se prima tale soglia era pari a 5mila euro, con le legge contro gli sprechi alimentari viene portata a 15mila.
Inoltre la legge consente ai Comuni di prevedere degli sconti sulla tassa dei rifiuti per chi donerà l’invenduto al posto di gettarlo tra i rifiuti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA