Statali, detassazione del TFS: meno tasse sul trattamento di fine servizio dei dipendenti pubblici, con riduzione fino al 7,5% calcolata in base al tempo tra conclusione del rapporto di lavoro e pagamento. Dall’INPS le istruzioni operative, con la circolare n. 90 del 30 luglio 2020.
Statali, tasse ridotte sul TFS: dall’INPS arrivano le istruzioni operative per la detassazione del trattamento di fine rapporto dei dipendenti pubblici.
Si applica fino alla soglia dei 50.000 euro il calcolo agevolato delle imposte dovute sul TFS, la buonuscita dei dipendenti statali che corrisponde al TFR di chi lavora nel privato.
La detassazione del TFS sarà pari ad un minimo dell’1,5% ed arriverà fino al 7,5%. Il calcolo verrà effettuato considerando il tempo trascorso tra la data di conclusione del rapporto di lavoro e quella di erogazione del trattamento di fine servizio.
La circolare INPS n. 90 del 30 luglio 2020 fornisce le istruzioni operative per l’applicazione della detassazione, misura introdotta con il decreto n. 4/2019 relativo a quota 100 e reddito di cittadinanza.
Statali, tasse più basse sul TFS: istruzioni INPS su detassazione trattamento fine servizio
Si applicherà fino all’importo massimo di 50.000 euro l’aliquota ridotta sul TFS. La detassazione sulla buonuscita dei dipendenti pubblici sarà calcolata in base al tempo intercorso tra la data di termine del rapporto di lavoro a quella del pagamento del trattamento di fine servizio, secondo le regole riepilogate dall’INPS con la circolare 90 del 30 luglio 2020:
- 1,5 punti percentuali per le indennità corrisposte decorsi dodici mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro o, se la cessazione sia anteriore al 1° gennaio 2019, a decorrere da tale data;
- 3 punti percentuali per le indennità corrisposte decorsi ventiquattro mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro o, se la cessazione sia anteriore al 1° gennaio 2019, a decorrere da tale data;
- 4,5 punti percentuali per le indennità corrisposte decorsi trentasei mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro o, se la cessazione sia anteriore al 1° gennaio 2019, a decorrere da tale data;
- 6 punti percentuali per le indennità corrisposte decorsi quarantotto mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro o, se la cessazione sia anteriore al 1° gennaio 2019, a decorrere da tale data;
- 7,5 punti percentuali per le indennità corrisposte decorsi sessanta mesi o più dalla cessazione del rapporto di lavoro o, se la cessazione sia anteriore al 1° gennaio 2019, a decorrere da tale data.
Come a dire, insomma, che l’attesa sarà ben ripagata: gli statali che attenderanno più di 60 mesi per il pagamento del TFR, godranno della riduzione delle tasse applicate all’importo spettante del 7,5%.
TFS statali, detassazione sulle singole rate sempre fino a 50.000 euro
La soglia limite per godere del beneficio è fissata a 50.000 euro, anche nel caso di pagamento a rate.
In tal caso, specifica la circolare INPS del 30 luglio 2020, la riduzione dell’imposta dovuta sarà applicata sulla singola rata.
Nel caso di TFS superiore a 50.000 euro, l’importo eccedente verrà tassato secondo le regole ordinarie.
Nell’individuazione dell’importo del trattamento di fine servizio detassato, andranno però sottratte le somme corrisposte come “altre indennità” (ad esempio, interessi, rivalutazione monetaria).
Trattamento di fine servizio, TFS detassato nella Certificazione Unica 2021
La circolare operativa relativa alla detassazione del TFS dei dipendenti statali arriva dopo il lavoro di confronto tra INPS ed Agenzia delle Entrate.
A livello operativo, e al fine di non dover modificare i software gestionali, l’INPS spiega che la detassazione del TFS sarà attuata mediante detrazione fiscale dall’imposta.
Pertanto, l’importo della detrazione fiscale sarà sottratto dall’imposta dovuta. I dati delle prestazioni TFS debutteranno all’interno della Certificazione Unica “CU 2021”.
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