Stato d’emergenza prorogato: è arrivata la decisione Draghi, ecco la nuova scadenza

Chiara Esposito

13/12/2021

Contrariamente alle aspettative di molti, la proroga dello stato di emergenza è ufficiale e sarà più lunga di quanto ci si aspettava.

Stato d’emergenza prorogato: è arrivata la decisione Draghi, ecco la nuova scadenza

Mario Draghi torna sui suoi passi e imbocca repentinamente la via della prudenza: arriva la proroga di tre mesi dello stato di emergenza che quindi durerà fino a marzo 2022.

Con un decreto reso pubblico nella giornata di lunedì 13 dicembre, annuncia l’adozione di una linea di salvaguardia prolungata del paese che, dal punto di vista pandemico, sta risentendo notevolmente dei picchi di ricoveri e decessi proprio a ridosso delle feste, classica occasione di aggregazione e, conseguentemente, possibile veicolo di contagio nonostante le alte coperture vaccinali dell’Italia.

La mossa del Presidente del Consiglio però risulta piuttosto inaspettata anche per i migliori osservatori che parlavano sì di un possibile ricorso ad un “piano B”, rappresentato da una proroga di uno o al massimo due mesi, ma non di un termine tanto dilazionato, fino a questo punto non era decisamente possibile elaborare dei pronostici.

La notizia che giunge oggi è infatti sia contraria agli auspici dello stesso Draghi che alle considerazioni tecniche di chi valutava la necessità di una “mini proroga”. Allo stato attuale comunque il cambiamento è stato impresso, capiamone le ragioni.

Proroga stato emergenza: le motivazioni di Draghi

Il testo predisposto dal sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli su richiesta del premier Draghi nasce da due presupposti fondamentali: uno legato allo stato dei contagi e uno al periodo dell’anno in cui ci troviamo.

Le due realtà ovviamente si compenetrano e l’una dà corpo e forza all’altra. Fronteggiare ancora, a distanza di due anni, un virus tanto complesso e per giunta una sua variante ancora piuttosto sconosciuta come quella di Omicron, presente in tutta Europa ma anche nel nostro Paese seppur in forma più contenuta, non è certo facile ma se a tutto questo si somma il periodo festivo e le sue occasioni di assembramento sempre dietro l’angolo il risultato è piuttosto imprevedibile.

Per mantenere infine il sistema dei colori, fondamentale per gestire il Paese e imporre limitazioni selettive come quelle attuali, è stato insomma necessario adottare misure più rigide.

Una decisione anche politica: gli umori dei partiti

In merito alla faccenda infine si sono espressi anche i partiti che però sottintendono al loro benestare alcune motivazioni specifiche.

L’appoggio politico alla manovra infatti c’è e viene da più parti, iniziando da Forza Italia passando per il Partito democratico e finendo con il Movimento 5 Stelle. Giuseppe Conte ad esempio avrebbe addirittura intrattenuto una conversazione con lo stesso Draghi mentre Enrico Letta da tempo si espone in merito parlando del rinnovo come dell’unica strada percorribile.

«Credo che la decisione sia maturata, è lo strumento che ci ha consentito di non trovarci come l’Olanda».

Con queste parole insomma il segretario del Pd suggella il suo totale benestare. Non altrettanto netto, ma piuttosto morbido rispetto a precedenti ostentazioni di contrarietà su temi affini, è il leader della Lega Matteo Salvini che sbrigativamente sottolinea come sia una questione di dati, riducendo nettamente il valore etico e morale di questa decisione dell’esecutivo.

Tornando però al primo nome della lista dei favorevoli, la ragione di questo grande sostegno sarebbe piuttosto semplice da indagare: tramite l’appoggio ad una mossa cauta e moderata si scampano del tutto decisioni azzardate e conseguenti malcontenti popolari che, in vista della corsa al Colle dell’esponente più in vista dello schieramento, non sarebbe un gran biglietto da visita.

Al momento quindi si viaggia compatti per proseguire nel tragitto di normalizzazione e, seppur a passo decisamente meno sostenuto, si continuerà a procedere verso la transizione auspicata ovvero quella in cui la struttura commissariale passerà sotto la Protezione Civile con il cambio di ruolo del generale Francesco Figliuolo che ricoprirà anche l’incarico di capo del Comando operativo interforze (Covi).

Iscriviti a Money.it