Sterlina in ripresa dopo il SI alla Brexit sulla speranza di un nuovo stimolo ai mercati. Arriva il downgrade del credito nel Regno Unito.
La sterlina si rafforza per la prima volta dal risultato del referendum e la vittoria del SI alla Brexit; la valuta inglese e le materie prime sono in rialzo sull’aspettativa di un’azione da parte delle banche centrali per frenare il crollo dei mercati. Nel tardo pomeriggio arrivano gli attesi downgrade dalle agenzie di rating sul credito inglese annunciati i giorni scorsi.
Le borse asiatiche recuperano parte delle perdite di ieri, i futures sugli indici europei segnano un’apertura al rialzo.
Sterlina: crollo in pausa, speranza per nuovo stimolo sui mercati
Oggi la sterlina recupera dopo il crollo record dell’11% nelle ultime due sessioni, l’indice di forza del dollaro USA invece segna i massimi del 2011. I prezzi delle materie prime sono in rialzo dai minimi di tre settimane, il prezzo del petrolio risale sopra quota $47.
Nella Corea del Sud a sostenere i mercati ci pensa uno stimolo per un equivalente di 17 miliardi di dollari, mentre in Giappone si parla di un nuovo stimolo fiscale nel breve termine, come riportato dai giornali locali.
I rendimenti dei titoli di stato sono scesi a nuovi minimi in Australia, Giappone e Corea del Sud sulla scia dei futures che hanno indicato che la prossima mossa sui tassi di interesse negli Stati Uniti è ora più probabile che sia un taglio.
Regno Unito: S&P e Fitch tagliano il rating
Nel tardo pomeriggio di ieri sono arrivati i downgrade tanto attesi per il Regno Unito.
La Gran Bretagna ha perso il suo rating sul credito ai livelli più alti in assulto 12 ore dopo che il cancelliere George Osborne aveva affermato che l’economia della Gran Bretagna fosse in una buona forma per affrontare l’incertezza causata dal voto Brexit.
I motivi principali per cui S&P ha intrapreso questa decisione storica sono molti, tra cui:
- Nel referendum nazionale sull’adesione del Regno Unito all’Unione europea, la maggior parte degli elettori ha votato per lasciare l’UE. A nostro parere, questo risultato è un evento fondamentale e porterà ad un quadro politico meno prevedibile, meno stabile e meno efficace nel Regno Unito. Abbiamo rivalutato la nostra view sulla stabilità istituzionale del Regno Unito e ora non la possiamo più considerane un punto di forza nel nostro la valutazione del rating.
- Il downgrade riflette anche i rischi di un marcato peggioramento delle condizioni di finanziamento esterne alla luce del livello di fabbisogno di finanziamento estero del Regno Unito estremamente elevato.
- Il voto per il «Remain» in Scozia e in Irlanda del Nord crea anche questioni costituzionali più ampie per il paese nel suo complesso.
- Di conseguenza, abbassiamo il nostro rating sul credit a lungo termine per il Regno Unito da ’AAA’ a ’AA’.
Fitch poco dopo ha annunciato un downgrade da AA+ to AA spiegando che la decisione di lasciare l’UE “avrà un impatto sull’economia del Regno Unito, le finanze pubbliche e la continuità politica”.
Mercati incerti, Fed ritarda il rialzo tassi?
La vittoria della Brexit e la prossima uscita del Regno Unito dall’Unione Europea ha fatto bruciare quasi 4.000 miliardi di dollari del valore dei mercati azionari mondiali, alimentata dalla vendita degli asset più rischiosi da parte degli investitori in un clima di paura e preoccupazione.
I Fed Funds ora indicano una possibilità del 9 per cento che la Federal Reserve rialzi i tassi di interesse a febbraio e una probabilità del 20 per cento che li tagli. Prima referendum del Regno Unito, vi era una aspettativa a zero per un taglio e una probabilità al 52 per cento per un aumento.
I leader dell’UE si riuniranno a Bruxelles martedì per l’inizio di un vertice del Consiglio europeo, della durata di due giorni, per discutere della decisione della Gran Bretagna di lasciare il blocco, mentre si aspetta l’intervento del governato della banca centrale cinese, Zhou Xiaochuan, al Forum BCE. Mark Carney, governatore della Bank of England, terrà una una riunione di i funzionari per la stabilità finanziaria del Paese.
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