La plastica monouso nei Paesi dell’Unione europea dal 2021 sarà solo un brutto ricordo, dal momento che è stata approvata la normativa dell’Ue che ne prevede lo stop.
Stop alla plastica monouso dal 2021! Un grande traguardo è stato raggiunto in questa giornata dal momento che, si è riusciti a raggiungere un accordo, e si è approvata la direttiva sulle materie plastiche monouso. Una normativa che cerca di mettere al bando tutti i contenitori di plastica che maggiormente sono stati trovati sulle spiagge e nelle acque dei mari.
Le nuove regole, in vigore dal 2021, metteranno al bando i prodotti in plastica usa e getta che hanno già un’alternativa biodegradabile e saranno applicate delle restrizioni anche sugli altri prodotti in plastica.
I rifiuti marini sono sempre più un problema, non solo europeo, ma globale che rischia di peggiorare in poco tempo se non si correrà subito ai ripari. Alcuni dati hanno già messo in chiaro che nel 2050 negli oceani del mondo ci sarà più plastica che pesci se si continuerà in questo modo a usare questo materiale senza alcun tipo di criterio.
Avevamo già in passato parlato della normativa e dei cambiamenti che sarebbero stati apportati nel momento dell’approvazione da parte dell’Ue. Dal 2021 si dirà quindi addio a:
- aste per palloncini e palloncini;
- cannucce;
- contenitori per bevande monouso;
- contenitori per fast food realizzati in polistirolo espanso;
- cotton fioc;
- mescolatori per bevande;
- piatti;
- posate;
- prodotti in plastica oxo-degradabile;
- sacchetti di plastica molto leggeri.
Si confermano quindi le decisioni prese nel mese di ottobre, quando venne annunciata per la prima volta la proposta e si dovranno inoltre ridurre gli involucri in plastica di fast food, compresi bicchieri di plastica per bevande, con annessi coperchi.
Altro è stato poi aggiunto alla normativa che include anche le salviettine umidificate tra i prodotti che dovranno avere maggiori specifiche. Si dovranno infatti informare i consumatori della presenza di plastica e dei danni arrecati all’ambiente con la dispersione del materiale.
Permane inoltre per i produttori di filtri per tabacco il regime di responsabilità, che prevede di fargli coprire i costi per i sistemi di raccolta pubblica dei mozziconi di sigarette, comprese le infrastrutture necessarie, come ad esempio i contenitori di rifiuti.
I negoziati si chiudono quindi oggi e sono andati a buon fine, mentre il prossimo step sarà l’approvazione formale dei legislatori europei dell’accordo e poi la direttiva verrà pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
Per la giornata del 20 dicembre è invece prevista la firma dei Ministri dell’Ambiente, che risulta ormai una formalità, dal omento che si sono raggiunti gli accordi tra le varie parti in causa.
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