I siti di streaming sono a rischio: dopo la chiusura dei portali più famosi, potremmo dover dire addio per sempre a film, serie tv e sport in streaming online.
Sono tempi duri per lo streaming online: dopo l’oscuramento di siti popolari come IlCorsaroNero, Rojadirecta e Altadefinizione, sembra che non ci sia più scampo per i portali di film, serie tv e partite in streaming.
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La stretta sullo streaming illegale è ormai in atto e a poco (o nulla) servirà cambiare dominio per continuare a offrire agli utenti la possibilità di guardare i contenuti online o scaricare i torrent.
Visitando il sito di Altadefinizione.casa, tanto per citare uno dei più utilizzati, si apre la schermata con il seguente avviso:
I siti streaming sono a rischio
Il 19 Ottobre 2018 è stata approvata una legge che rischia di far chiudere tutti i siti streaming come il nostro Altadefinizione. In pratica la legge da potere all’AGCOM di oscurare in modo autonomo i domini in modo tale che non sarà più possibile entrare nel sito.
AGCOM ha infatti approvato un nuovo regolamento che consente di intervenire in modo più tempestivo ed efficace contro le violazioni del diritto d’autore online, e quindi contro i siti pirata. Negli scorsi mesi la Guardia di Finanza aveva già chiuso i principali siti di streaming in Italia, con una mossa che ha allarmato il web. In un colpo solo gli utenti non sono riusciti a collegarsi ai loro “fidati” siti di streaming poiché oscurati dalle forze dell’ordine. Come già accaduto in passato, questi portali sono poi rinati sotto altri nomi: cambiare dominio dopo la chiusura è un escamotage molto frequente tra i siti di streaming illegale, con cui possono aggirare la legge e tornare online.
Con le nuove regole introdotte da AGCOM la lotta alla pirateria si è fatta più serrata, poiché permettono al legislatore di intervenire in maniera più tempestiva ed efficace anche contro questo specifico fenomeno. Si va così a contrastare il ripristino dei portali con un altro nome dopo il blocco
Il comunicato del Garante recita:
“È prevista, in particolare, la possibilità di adottare, in via d’urgenza e ove ne ricorrano i presupposti, provvedimenti cautelari entro tre giorni dalla ricezione della relativa istanza... Agcom può inoltre imporre ai provider di adottare le misure più idonee per evitare la reiterazione di violazioni già accertate e contrastare le iniziative volte ad eludere l’applicazione dei propri provvedimenti. In quest’ottica, in linea con i più recenti orientamenti della giurisprudenza nazionale e della Corte di giustizia dell’Unione europea, l’Autorità aggiorna, entro tre giorni dall’istanza, l’elenco dei siti oggetto di inibizione che si rigenerano modificando il nome a dominio”.
Andiamo verso la chiusura definitiva dei siti di streaming? Non c’è una risposta certa a questa domanda, anche se considerando la portata del fenomeno è abbastanza improbabile. E se ci aggiungiamo le diffusissime IPTV, i servizi di streaming che permettono di vedere tutti i contenuti Sky, Mediaset Premium, Netflix pagando un solo abbonamento forfettario (e illegale), capiamo come la lotta alla pirateria abbia molta, moltissima strada da fare. Per l’addio ai siti di streaming online, insomma, c’è ancora tempo.
Siti streaming chiusi? Alternative valide e gratuite
Ovviamente quando parliamo di siti di streaming a rischio chiusura ci riferiamo ai portali online che offrono film, serie TV, programmi, partite di calcio gratuitamente. Pensiamo a Grey’s Anatomy 15, per esempio, che va in onda in esclusiva su Sky ma che è disponibile a partire dal giorno seguente alla messa in onda anche sui siti di streaming online.
Ormai, comunque, anche i servizi di streaming ufficiali danno la possibilità di guardare film, calcio, serie TV in streaming gratuitamente. Da Netflix a NowTV, passando per Amazon Prime Video e TIM Vision, fino a DAZN ovviamente, tutte le piattaforme offrono un periodo di prova gratuita talvolta anche prolungabile tramite promozioni o trucchi.
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