Studenti italiani: i più stressati del mondo. Lo rivela il rapporto Ocse sul benessere scolastico

Federica Ponza

19/04/2017

Il rapporto Ocse sul benessere scolastico ha rivelato che gli studenti italiani sono i più ansiosi del mondo, occupando i vertici della classifica per i livelli di stress. Vediamo i dati del rapporto

Studenti italiani: i più stressati del mondo. Lo rivela il rapporto Ocse sul benessere scolastico

Gli studenti italiani sono tra i più ansiosi e stressati di tutti i Paesi Ocse: a rivelarlo è il rapporto sul benessere scolastico che ha evidenziato come i giovani italiani raggiungano picchi di insoddisfazione per la vita più alti rispetto ad altri paesi.

In questo senso, ad influire sulla bassa soddisfazione per la vita sarebbe l’ansia legata alla scuola e al loro ruolo di studenti che sono mediamente più alti degli altri Paesi Ocse.

Non è l’unico aspetto messo in evidenza dal rapporto che restituisce un quadro degli studenti italiani afflitti dall’ansia scolastica, ma che sono mediamente felici. Oltre a ciò, sono dei consumatori estremi di internet, aspetto che secondo l’Ocse ha evidenziato che può influire pesantemente sul rendimento scolastico.

Nel rapporto sono stati analizzati anche altri aspetti della vita dei giovani studenti italiani, che restituiscono un quadro d’insieme non sempre in linea con le medie riscontrate negli altri paesi. Vediamo insieme cosa dice il rapporto Ocse sul benessere scolastico.

Cosa dice il rapporto sul benessere scolastico dell’Ocse

Gli studenti italiani, dunque, sono tra i più ansiosi tra i più alti di tutta l’Ocse: questo quanto emerge dalla ricerca svolta nell’ambito dei test internazionali di Pisa sulle competenze nelle più importanti materie di studio, uno dei tasti dolenti della scuola italiana.

Il rapporto evidenzia che tra i quindicenni italiani, il 70%, pur avendo studiato ed essendo preparato, prova molta ansia quando deve sostenere un test a fronte di una media Ocse del 56%, tanto che il livello è tra i più elevati di tutti i paesi analizzati, più basso solo dell’Olanda e del Regno Unito. Inoltre, il 56% diventa nervoso quando deve preparare un test o un esame, contro una media del 37% negli altri Paesi Ocse.

Provano più ansia, poi, quegli studenti che frequentano istituti in cui si studia più di 50 ore a settimana (comprese le ore di studio extra-scolastiche) e questo li rende più insoddisfatti nei confronti della vita, tanto che in media dichiarano un livello di soddisfazione del 6,9 su una scala da 0 a 10 (la media dell’Ocse è di 7,3).

Nonostante tale dato non si discosti molto dalla media, il rapporto evidenzia anche che solo il 24% dei ragazzi italiani si dichiara molto soddisfatto della vita (la media Ocse è del 34%), mentre il 15% afferma di essere poco o nulla soddisfatto, contro una media dell’11,8% e questo fa sì che questa percentuale sia tra le maggiori fra i Paesi Ocse.

Non solo dati negativi quelli emersi e infatti l’83% dei nostri ragazzi dichiara che trova facile far amicizia tra i banchi di scuola, al di sopra della media Ocse che è del 78%, anche se solo il 67% di essi (media Ocse 73%) afferma di sentirsi nel proprio ambiente in classe.

Cosa dice il rapporto sul benessere scolastico dell’Ocse

Si è notato, inoltre, che gli studenti che dichiarano di essere più soddisfatti della propria vita sono quelli iscritti in scuole in cui c’è maggiore disciplina e in cui gli insegnanti di materie scientifiche si dimostrano più interessanti al loro apprendimento e li aiutano in questo.

Un altro dato emerso è relativo agli studenti immigrati o di origine straniera che frequentano le nostre scuole: benché il 77% degli studenti non immigrati dichiari di provare un sentimento di appartenenza alla scuola (media Ocse 83%), solo il 69% degli immigrati nati all’estero (di prima generazione) prova lo stesso, contro una media Ocse del 79%.

Tra gli immigrati di seconda generazione (nati nel nostro paese da genitori immigrati), invece, il 71% ritiene di piacere agli altri studenti, con la media Ocse che si attesta all’83%.

Decisamente più positivo è il rapporto che gli studenti hanno con i loro genitori: il 96% di essi, infatti, dichiara di avere dei genitori interessati alle loro attività scolastiche (più alta della media Ocse che è del 93,5%) e l’89% afferma che quando hanno problemi a scuola possono contare sul sostegno dei loro genitori (media Ocse 91%).

Come abbiamo già anticipato, però, i giovani nostrani sono estremi consumatori di internet tanto che il 47% di essi dichiara di sentirsi male quando non c’è connessione (anche se la media Ocse è del 54%) e il 23% dichiara, invece, di usare internet oltre le 6 ore al giorno, fuori dalla scuola e in un giorno normale della settimana.

Essi, dunque, sono considerati dei consumatori estremi ed utilizzano internet in media per 165 minuti al giorno durante la settimana (media Ocse 146 minuti) e 169 minuti nel week end (media Ocse 184).

Secondo l’Ocse, i consumatori estremi di internet hanno più probabilità di saltare la scuola o fare ritardo, con peggiori risultati scolastici e minori probabilità di riuscire a prendere una laurea o un diploma.

Insomma, gli studenti italiani subiscono molto l’ansia scolastica e, anche se sono felici nella media, usano molto internet, raggiungendo punto di insoddisfazione per la vita più alte che in altri paesi.

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# OCSE

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