Successione legittima: a chi spetta l’eredità?

Simone Micocci

16 Giugno 2017 - 10:45

Divisione eredità in caso di successione legittima: ecco una tabella in cui è indicata la distribuzione delle quote ereditarie a seconda della presenza o meno di legittimari o eredi legittimi.

Successione legittima: a chi spetta l’eredità?

La successione legittima consiste nel passaggio del patrimonio del defunto agli eredi sulla base delle regole indicate dalla legge.

Con la successione legittima, infatti, non è il de cuius (dalla locuzione latina is de cuius hereditate agitur, cioè “colui della cui eredità si tratta”) a decidere a chi andrà il proprio patrimonio, poiché la divisione delle proprietà avviene in base a dei criteri fissi dettati dalla legge.

Ecco perché si parla di successione legittima solo quando il de cuius non ha redatto alcun testamento olografo, pubblico o segreto. In mancanza di un testamento che attesti la volontà del defunto o identifichi gli eredi, quindi, abbiamo una successione di tipo legittima.

Lo stesso succede quando le disposizioni testamentarie non riguardino l’intero patrimonio del de cuius; per la divisione della parte restante, infatti, si farà riferimento a quanto stabilito dalla legge in tema di successione.

In caso di successione legittima a chi spetta l’eredità? Per rispondere a questa domanda basta analizzare quanto espresso dalla legge, precisamente nel Titolo II del Codice Civile dall’articolo 565 (“Categorie dei successibili”) al 585 (“Acquisto dei beni da parte dello Stato”).

Successione legittima: a chi spetta l’eredità?

Come anticipato, la successione è legittima o “intestata” in mancanza di un testamento o nel caso in cui questo non comprenda l’intero patrimonio del de cuius.

Se mancano le disposizioni testamentarie è la legge a decidere a chi spetta l’eredità.

Quali sono i soggetti che possono ereditare? Come prima cosa la legge fa chiarezza su quali sono le categorie dei soggetti che possono ereditare il patrimonio del de cuius (successibili):

  • coniuge;
  • discendenti;
  • ascendenti e collaterali;
  • altri parenti;
  • lo Stato.

Tuttavia, non tutti questi soggetti sono certi di ricevere una parte di eredità, poiché dipende se si tratta di eredi legittimari o eredi legittimi.

Differenza legittimari ed eredi legittimi

Per capire a chi spetta l’eredità bisogna per prima cosa distinguere i legittimari dagli eredi legittimi.

I primi sono coloro che hanno sempre diritto l’eredità, la quale sarà suddivisa in parti uguali se a concorrere sono solamente i figli. Non solo i discendenti del de cuius sono legittimari, ma anche il coniuge e di seguito vedremo meglio come funziona l’assegnazione dell’eredità in questo caso. Sono legittimari anche i figli nati fuori dal matrimonio, ma solo se la filiazione è stata riconosciuta o giudizialmente dichiarata.

I soggetti appartenenti alle tre categorie che possono ricevere l’eredità, invece, sono definiti eredi legittimi. Questi verranno alla successione solo in alcuni casi. Quando? Ecco in che modo viene suddivisa l’eredità.

Successione legittima in presenza di legittimari

L’assegnazione delle quote ereditarie dipende dalla presenza o meno di figli o coniuge. La legge, infatti, stabilisce che se il de cuius non era coniugato l’eredità viene suddivisa in parti uguali tra tutti i suoi discendenti.

Ai figli sono equiparati quelli adottivi, quelli nati fuori dal matrimonio e quelli naturali. In quest’ultimo caso, però, l’articolo 574 del Codice Civile stabilisce che:

“I figli naturali, se concorrono con i figli legittimi, conseguono metà della quota che conseguono i legittimi, purché complessivamente la quota dei figli legittimi non sia inferiore al terzo dell’eredità”.

Il calcolo è più complesso se concorrono all’eredità non solo i figli, ma anche il coniuge.

In tal caso la legge stabilisce che al coniuge spetta la metà delle quote ereditarie se concorre con un solo discendente, mentre in presenza di più discendenti ha diritto ad un terzo dell’eredità.

Successione legittima: le regole per gli eredi legittimi

Possono concorrere all’eredità del de cuius anche i suoi genitori, i fratelli e sorelle, gli ascendenti, gli altri parenti (entro il 6° grado di parentela) e per ultimo lo Stato.

Tuttavia, gli eredi legittimi possono ereditare solo in determinati casi, ecco quali:

  • genitori (articolo 568 del Codice Civile): in mancanza di discendenti, fratelli o sorelle o loro discendenti;
  • ascendenti (articolo 569 del Codice Civile): in mancanza di discendenti, genitori, fratelli o sorelle e i loro discendenti. In tal caso concorrono a metà delle quote ereditarie gli ascendenti della linea materna, per l’altra parte quelli della linea paterna;
  • fratelli e sorelle (articolo 570 del Codice Civile): in mancanza di discendenti, genitori né altri ascendenti;
  • parenti entro il VI° grado (articolo 572 del Codice Civile): in mancanza di discendenti, genitori, ascendenti, fratelli o sorelle e i loro discendenti;
  • Stato (articolo 586 del Codice Civile): in mancanza di altri successibili.

Come vi sarete certamente accorti c’è un concorso di eredità tra i genitori del de cuius e i suoi parenti. È l’articolo 571 a definire le regole per l’assegnazione delle quote stabilendo che:

“Se coi genitori o con uno soltanto di essi concorrono fratelli e sorelle germani del defunto, tutti sono ammessi alla successione del medesimo per capi, purché in nessun caso la quota, in cui succedono i genitori o uno di essi, sia minore della metà”.

Fare il calcolo delle quote ereditarie quindi può essere molto complesso, poiché tutto dipende dalla presenza o meno di determinati soggetti. Per capire meglio quanto spetta di eredità, di seguito riportiamo una tabella nella quale riportiamo la divisione del patrimonio del de cuius a seconda dei casi.

Quanto spetta di eredità? Tabella riassuntiva

Quando si calcola l’eredità bisogna vedere se ci sono i legittimari o meno.

Solo la presenza dei figli esclude totalmente i legittimati dal concorrere all’eredità, mentre nel caso ci sia solo il coniuge anche gli ascendenti o i collaterali (fratelli e sorelle) del de cuius ne hanno diritto. Gli altri parenti, invece, verranno all’eredità solo in mancanza dei soggetti suddetti.

Per fare chiarezza ecco una tabella che riporta l’assegnazione delle quote ereditarie a seconda dei casi:

Coniuge Figli Genitori Ascendenti Collaterali Parenti (VI°Grado) Stato Assegnazione eredità
No No No No / / Intera eredità
Sì (uno solo) / / / / / Metà al coniuge, metà al figlio
Sì (più di uno) / / / / / 1/3 al coniuge, 2/3 ai figli
No / / / 2/3 al coniuge, 1/3 ai genitori e ai collaterali
No No No / / 2/3 al coniuge, 1/3 agli ascendenti
No No No / / 2/3 al coniuge, 1/3 ai collaterali
No / No / / 2/3 al coniuge, 1/3 ai genitori
No / / / / / Intera eredità
No No / / / Metà ai genitori, metà ai collaterali
No No / No / / Intera eredità
No No No / / / Intera eredità
No No No No No / Intera eredità
No No No No No No Intera eredità

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