L’Ufficio Scolastico Provinciale di Roma ha annunciato l’esaurimento delle Graduatorie Permanenti per l’a.s. 2017-2018: i posti vacanti saranno assegnati tramite supplenze, ma si attende l’aggiornamento della terza fascia delle GdI.
È ancora aperta la III fascia delle graduatorie d’istituto e lo sarà fino al 30 ottobre 2017; entro questa data chi intende iscriversi o confermare il proprio inserimento in graduatoria dovrà presentare il modulo allegato al bando ad una scuola capofila della provincia d’interesse.
Al momento le domande presentate sono circa 300mila, ma il MIUR ne ha previste circa 2 milioni. Un numero elevato, specialmente se si considera che i posti vacanti non superano le 20mila unità. Stando a questi numeri, quindi, solamente l’1% dei candidati sarà chiamato per coprire una supplenza come collaboratore scolastico, assistente amministrativo o tecnico, o per gli altri ruoli del personale ATA.
Ecco perché è molto importante conoscere le province in cui ci sono più posti a disposizione, così da inviare la domanda nei luoghi dove ci sono maggiori possibilità di essere chiamati per ricoprire una supplenza.
Tuttavia capire quali sono le province con più posti liberi non è semplice, visto che dagli Uffici Scolastici provinciali non sono arrivate indicazioni in merito.
Chi aspira ad un impiego come personale ATA può farsi un’idea prendendo in esame le tabelle realizzate dal sindacato CGIL all’indomani della pubblicazione degli esiti della mobilità, ma questo non ci dà un quadro completo della situazione.
Infatti bisogna considerare che alcuni dei posti vacanti sono stati assegnati tramite immissioni di ruolo, selezionando tra gli iscritti nelle Graduatorie Permanenti.
Graduatorie personale ATA: dove ci sono più posti liberi?
Con le immissioni di ruolo sono stati assunti 6.200 addetti del personale ATA; un numero inferiore al numero di posti liberi accertati, pari a 18.000.
Complessivamente quindi i posti liberi a disposizione per le supplenze sono circa 20mila, al momento assegnati con contratti di supplenza fino all’avente diritto.
Una volta pubblicate le Graduatorie d’Istituto 2017-2020 definitive e aggiornate gli iscritti potrebbero essere più di 2 milioni, almeno stando alle previsioni del Ministero dell’Istruzione. La “corsa alla supplenza” quindi sarà molto agguerrita, specialmente in quelle province in cui non ci sono molti posti vacanti.
Secondo le nostre previsioni le province migliori dove presentare domanda dovrebbero essere Milano, Brescia e Bergamo, ma anche a Padova e Vicenza ci sono buone possibilità di essere chiamati. Seguono poi Torino, Bologna e Firenze, mentre le percentuali di lavorare scendono notevolmente nelle altre province.
Ma attenzione alla provincia di Roma, perché questa potrebbe essere una buona soluzione per molti candidati. Vediamo perché.
L’Ufficio Provinciale di Roma annuncia: “Graduatorie Permanenti esaurite”
Anche chi si candida in una scuola della provincia di Roma potrebbe avere delle buone chance di essere chiamato, specialmente chi lo fa per il ruolo di collaboratore scolastico o assistente tecnico.
Infatti, l’Ufficio Scolastico di Roma ha pubblicato un avviso con il quale ha annunciato che:
“Le graduatorie provinciali permanenti del personale ATA per i profili Assistente Tecnico e Collaboratore Scolastico sono state esaurite avendo convocato tutti i candidati ivi presenti ed essendo residuate dopo tali operazioni delle disponibilità. Tali disponibilità saranno assegnate dai competenti Dirigenti Scolastici mediante lo scorrimento delle graduatorie di istituto”.
Nonostante ci siano ancora dei posti da assegnare, quindi, i Dirigenti Scolastici non possono più utilizzare le Graduatorie Permanenti a causa del loro esaurimento.
Ciò significa che tutti gli iscritti alle Graduatorie Permanenti hanno ottenuto un incarico a tempo indeterminato, oppure hanno firmato un contratto di supplenza con contratto in scadenza il 30 giugno 2018.
Di conseguenza adesso questi posti saranno assegnati con supplenze fino all’avente diritto, almeno fino a quando le graduatorie aggiornate non verranno pubblicate. In base alle previsioni sulle tempistiche dell’aggiornamento questo non avverrà prima del 2018, vista la mole di domande che dovrà essere inserita nel sistema.
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