Ok all’accordo con KKR e Fastweb per la costituzione di FiberCop, fondamentale per la nascita della rete unica. L’entusiasmo del ministro Patuanelli
Dopo più di due ore di riunione, il Cda di TIM ha dato il via libera all’accordo con KKR e Fastweb per la nascita di FiberCop, newco che costituirà, fra qualche mese, la rete unica italiana. Il progetto prevede che questa sarà controllata congiuntamente da Cassa Depositi e Prestiti Equity e TIM. La nuova società sarà tuttavia aperta al coinvestimento di altri operatori.
Cda TIM dà via libera a FiberCop
Si prefigurava una giornata fondamentale per TIM, e così è stata. Il Cda ha discusso, inoltre, il Memorandum of Understanding con Cdp per la costituzione della rete unica con il conferimento della rete Open Fiber. Dalla fusione di quest’ultima con FiberCop, infatti, nascerà AccessCo, la società della rete unica nazionale.
Open Fiber è a sua volta partecipata da Enel e Cdp. Quest’ultima, in una nota, ha fatto sapere che sarà garantita “elevata autonomia e indipendenza della società” della rete unica nazionale grazie a “un innovativo sistema di governance societaria”. I profili di maggior interesse saranno quelli “della parità di accesso, delle decisioni di investimento, degli effetti pro-concorrenziali e della elevata qualità degli standard di servizio”.
Fabrizio Palermo, ad di Cdp ha affermato che “la firma del memorandum rappresenta il primo importante passo verso la realizzazione di un’infrastruttura digitale unica in banda ultralarga, che potrà garantire parità di accesso a tutti gli operatori, velocità, affidabilità e distribuzione capillare”.
Patuanelli, banda ultralarga significa sviluppo industriale
“La priorità è quella di garantire una rete unica nazionale per raggiungere il più velocemente possibile questo obiettivo. È un passaggio storico - ha commentato il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli - e molto importante per il Paese che va affrontato con serietà, nell’interesse collettivo e nella massima sicurezza”.
La distribuzione capillare della banda ultralarga “vuol dire sviluppo industriale”, ha spiegato il ministro, per il quale la rete unica nazionale “dovrà includere, oltre alla fibra ottica, anche 5G, data center e server di prossimità”.
Quanto a FiberCop, la newco sarà detenuta al 37,5% da KKR Infrastructure e per il 4,5% da Fastweb, mentre TIM deterrà una quota del 58%. Si prevede un ebitda di circa 0,9 miliardi di euro e che non richiederà iniezioni di capitale da parte degli azionisti.
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