#TenYearsChallenge dei mercati finanziari: FTSE Mib penalizza chi ha scelto i PAC, ecco perché

Alessio Trappolini

21/01/2019

Sul mercato azionario italiano il confronto con la fotografia di dieci anni fa mette a nudo la debolezza relativa del nostro indice rispetto agli altri panieri globali. Per Pietro Di Lorenzo di SOS Trader questa situazione ha penalizzato chi ha immobilizzato il proprio capitale investendo in un Piano di accumulo

#TenYearsChallenge dei mercati finanziari: FTSE Mib penalizza chi ha scelto i PAC, ecco perché

In questi giorni imperversa sui social la moda del 10 years challenge per cui si pubblica una foto di oggi e una di come si era dieci anni fa. Provando a fare lo stesso giochino per l’indice FTSE Mib si scopre che oggi vale all’incirca 19.700 punti, mentre al 16 gennaio 2009 valeva 18.703: nell’arco di 10 anni si è apprezzato di solo il 5,07%.

Secondo Pietro Di Lorenzo di SOS Trader, questa percentuale testimonia “il lunghissimo ‘piattone’ che caratterizza l’andamento del mercato azionario italiano da oltre 10 anni. L’indice italiano, infatti, gravita nel rettangolo fra area 12.500 e 24.500”.

La fotografia dell’indice FTSE Mib, in dieci anni recuperato poco più del 5%; grafico settimanale, fonte: Bloomberg

“Questo modo di vedere le cose smentisce clamorosamente la tesi per cui i mercati azionari nel tempo salgono sempre”, ha commentato Di Lorenzo a Money.it, aggiungendo che “se immaginassimo la situazione di chi ha effettuato un PAC (piano di accumulo) investendo periodicamente negli ultimi 10 anni sull’indice FTSE Mib, il risultato sarebbe disastroso avendo immobilizzato a lungo un capitale che ha offerto un rendimento nominale del +0,5% annuo ma un rendimento reale decisamente negativo (per effetto dell’inflazione)”.

Del tutto diversa la situazione sui principali indici mondali, con il DAX tedesco che oggi vale 11.206 punti e 10 anni fa 4.366 punti: un apprezzamento del 156,67%. Ancora più impietoso il confronto con i principali indici americani: oggi il Dow Jones vale 24.706 il 14.01.2009 era a 8.281 ha quindi triplicando il proprio valore.

In conclusione – argomenta Di Lorenzo - il 10 years challenge ha dimostrato come le “semplificazioni” sui mercati non funzionano. «È certamente sensato pianificare piani di accumulo su un indice azionario, purché venga selezionato opportunamente un sottostante di qualità evitando la fase finale di un ciclo espansivo».

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