Superata la prima soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva. Aumentano i contagi e i ricoveri, spaventa l’Omicron, mentre è record di green pass.
Superata la prima soglia critica in terapia intensiva. È questo ciò che emerge dal verbale della cabina di regia, voluta fortemente da Mario Draghi, del 24 dicembre.
Continuano quindi a crescere spaventosamente i contagi Covid in Italia, anche a causa della rapida diffusione della variante Omicron, che stando ai primi dati sembrerebbe essere più contagiosa ma meno grave. Così, oltre alle misure restrittive previste dal Decreto Festività, arriva il prolungamento della zona gialla per alcune regioni d’Italia. Ecco i dati e cosa sta accadendo.
Terapie intensive, superata la prima soglia critica: cosa significa?
Ulteriore giro di vite alle nuove misure di contenimento. È questa la conseguenza di quanto emerso nel verbale del 24 dicembre, redatto dopo l’incontro dei vertici in cabina di regia del 23 dicembre: è stata superata la prima soglia critica in terapia intensiva. Ma cosa significa esattamente?
I contagi crescono sempre di più e ciò è evidente dall’aumento dei ricoveri in terapia intensiva. A livello nazionale, l’occupazione si attesta al di sopra del 10%, uno dei fattori necessari per il passaggio dalla zona bianca alla zona gialla. Infatti il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è stato attestato al 10,7% contro il 9,6% del 16 dicembre, mentre il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è salito al 13,9% contro il 12,1% dell’ultima rilevazione. Si rischia quindi che aumentino le restrizioni in tutta Italia.
Inevitabili quindi alcune disposizioni imposte dal Ministero della Salute, che nella nuova ordinanza ha disposto “ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nelle Regioni Calabria e Friuli-Venezia Giulia”. Superati quindi alcuni parametri imposti dal governo, necessari per il passaggio in zona gialla. Infatti se Friuli e Calabria rimangono in zona gialla, per le vacanze di Natale, il Veneto si avvia verso la zona arancione.
Terapie intensive, superata la prima soglia critica: cosa accade alle Regioni?
Cita il verbale della cabina di regia l’ordinanza del Ministero della Salute, la quale ha stabilito che allo scopo di “contrastare e contenere il diffondersi del virus” è stata rinnovata, a partire da lunedì 27 dicembre, la zona gialla per altri 15 giorni per Friuli-Venezia Giulia e la Calabria. Inoltre rimangono in zona gialla Veneto, Liguria, Marche e le Province Autonome di Bolzano e Trento.
Ricordiamo che per il passaggio alla zona gialla è necessario che si verifichino queste tre situazioni in contemporanea:
- Incidenza sopra i 50 casi ogni 100.000 abitanti;
- Occupazione terapie intensive sopra al 10%;
- Occupazione reparti ordinari sopra il 15%;
Infatti nel provvedimento il Ministero ha reso noto il bollettino della Calabria e del Friuli. La Calabria a oggi presenta un’incidenza dei contagi pari a 207,5 casi ogni 100mila abitanti; un tasso di occupazione di posti letto in area medica pari al 25,9% e un tasso di occupazione di posti letto in terapia intensiva pari al 16,6%. Il Friuli-Venezia Giulia invece presenta un’incidenza dei contagi è 419,9 casi ogni 100mila abitanti. Il tasso di occupazione di posti letto in area medica è pari al 22,0 %; mentre il tasso di occupazione di posti letto in terapia intensiva si attesta al 14,9%.
Rimangono quindi in vigore le nuove regole per la zona gialla:
- Rimangono aperti bar e ristoranti, per i tavoli al chiuso potrà accedere solo chi è in possesso del super green pass.
- Rimane obbligatoria la mascherina sia al chiuso che all’aperto. Non ci sono distinzioni tra chi ha il green pass base e quello rafforzato. L’obbligo vale sempre sia nei luoghi pubblici che al chiuso.
- No limitazione agli spostamenti, ma sarà necessario avere il green pass per i mezzi di trasporto. Vietato invece spostarsi verso zone arancioni e rosse.
- Per le festività, il green pass base è obbligatorio per i luoghi di lavoro, piscine, le palestre, i trasporti pubblici, le funivie, le seggiovie e le cabinovie al chiuso. In zona gialla viene invece richiesto il super green pass nei bar e ristoranti al chiuso, per entrare in cinema, teatri e sale da concerto e per l’accesso a discoteche e stadi, fermo restando che le discoteche rimarranno chiuse come disposto dal Decreto Festività.
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