Terza ondata: quali sono le città italiane più colpite

Laura Pellegrini

11/03/2021

L’Italia è stata investita dalla terza ondata pandemica. Da Milano a Brescia, da Torino a Bologna, fino a Bari: quali sono le città e le Province più colpite? I dati.

Terza ondata: quali sono le città italiane più colpite

I dati raccolti nei bollettini sanitari rivelano e confermano che l’Italia è entrata in una nuova ondata pandemica. A causa della rapidità di diffusione delle varianti, in molte città si è tornati a una situazione di grave sofferenza per gli ospedali, con terapie intensive oltre la soglia critica.

Da Nord a Sud sindaci e governatori sono corsi ai ripari introducendo ulteriori restrizioni per circoscrivere le zone a maggior rischio.

Vediamo quali sono le città italiane più colpite dalla terza ondata.

Covid, terza ondata: le Regioni e città più colpite

Mentre il Governo va verso l’emanazione di un nuovo Dpcm per affrontare in modo più efficace l’epidemia, dalla prossima settimana quasi tutta Italia potrebbe colorarsi di rosso e arancione. Al momento solo 3 regioni sono nella massima fascia di rischio, ma da lunedì altre rischiano il passaggio automatico in area rossa, visti gli indici Rt particolarmente elevati.

Questo è il caso del Piemonte, dove le terapie intensive sono al collasso, o della Lombardia, dove alcune aree in particolare presentano numeri di contagio particolarmente elevati. Tra le Regioni più colpite dalla terza ondata pandemica troviamo anche l’Emilia Romagna, con la città di Bologna, e la Puglia, con la città di Bari.

Milano e Brescia

Partendo dal Nord, le prime città più colpite dalla terza ondata pandemica sono - di nuovo - Milano e Brescia. In particolare la città di Brescia è stata oggetto di numerose restrizioni introdotte dalle ordinanze regionali del governatore Attilio Fontana, che ha poi gradualmente esteso le misure a tutta la Lombardia, creando una grande zona arancione scuro.

I contagi si registrano in particolare a Brescia, dove in 24 ore sono stati segnalati oltre 1.000 casi, e a Milano, dove in giorno ci sono stati 1.191 contagi in tutta la Provincia (549 nella città metropolitana).

Torino

Anche Torino rientra tra le città italiane più colpite dalla terza ondata di coronavirus: il bollettino nazionale riportava, nelle ultime 24 ore, 1.221 contagi da Covid-19.

Ma la situazione è in netto peggioramento in tutta la Regione, che rischia la zona rossa da lunedì 15 marzo. “Abbiamo alcune stime secondo cui l’incidenza di persone positive in Piemonte, che al 7 marzo era di 277 ogni 100.000 abitanti, potrebbe raddoppiare entro le prossime due settimane a parità di condizioni”, ha allertato il presidente dell’Ordine dei Medici, Guido Giustetto.

Bologna

La città di Bologna, insieme alla Provincia di Modena, è stata inserita in zona rossa per effetto dell’ordinanza del governatore Stefano Bonaccini. I ricoveri medi giornalieri superano quota 900 e il dato meno rassicurante riguarda l’età media dei pazienti che vengono ricoverati negli ospedali: rispetto alla prima ondata si tratta di pazienti molto giovani.

Bari

Con 287 casi ogni 100 mila abitanti, anche la città di Bari rientra tra le zone più colpite dalla terza ondata pandemica. Se il criterio al vaglio del Cts - per il quale oltre 250 contagi scatta in automatico la zona rossa - dovesse essere confermato, Bari entrerebbe inesorabilmente in lockdown.

Nel capoluogo pugliese, in una sola giornata, sono stati registrati quasi 400 nuovi casi di Covid-19. Per scongiurare un nuovo aumento il sindaco Antonio Decaro ha firmato un’ordinanza che dispone - da giovedì 11 marzo e fino a domenica 28 marzo - “il divieto di asporto dopo le 18 e la chiusura dei distributori automatici h24 di alimenti e bevande a decorrere dalle ore 18.00 alle ore 7.00 del giorno successivo”. L’ordinanza prevede, infine, la chiusura di tutte le attività commerciali alle ore 19.

Fondazione Gimbe: quali sono le province più colpite

Un report realizzato dalla Fondazione Gimbe he analizzato quali sono le province italiane più colpite da questa nuova ondata di contagi da Covid-19.

Gli incrementi di contagio maggiori nel mese di febbraio sono stati registrati nelle province di Pescara (+13,2%), Bolzano (+8,6%) e Chieti (+8,4%). A seguire anche Campobasso, Taranto e Ancona.

A fronte della diffusione delle varianti - che costituiscono il numero prevalente dei contagi giornalieri - anche la Fondazione Gimbe aveva lanciato un appello al nuovo premier Draghi: “Serve un cambio di passo perché, complici le varianti, è impossibile pensare di piegare la curva con le attuali misure di mitigazione e confidando solo nella campagna vaccinale”.

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