Tesla usate per spiare in Cina? Musk nega: “Verremmo chiusi”

Mario D’Angelo

21/03/2021

Le auto Tesla sono state vietate nelle aree militari cinesi: dubbi sulla raccolta di dati sensibili da parte dei veicoli di Musk, che si difende: “Se spiassimo, verremmo chiusi”.

Tesla usate per spiare in Cina? Musk nega: “Verremmo chiusi”

Le auto Tesla sono state bandite dai complessi e caseggiati militari della Cina per via di preoccupazioni sui dati sensibili che potrebbero essere raccolti dalle telecamere incorporate nei veicoli. L’ordine, che è stato emesso direttamente dall’esercito, obbliga i possessori di Tesla a parcheggiare le proprie auto fuori dal territorio militare.

Il fondatore della compagnia, Elon Musk, ha negato tutto spiegando che Tesla ha delle buone ragioni per non spiare i propri clienti.

Tuttavia la ragione del ban potrebbe essere legata a un evento ben preciso. Soltanto la settimana scorsa, infatti, un gruppo di hacker ha detto di aver superato le difese della startup Verkada, partner di Tesla, ottenendo vari video di sorveglianza provenienti dalla gigafactory della compagnia a Shanghai. L’attacco, hanno detto gli hacker, è stato perpetrato per mostrare la pervasività della sorveglianza e la facilità con cui questi sistemi possono essere violati.

Ban Tesla in Cina, Musk si difende: se spiassimo verremmo chiusi

Abbiamo un forte incentivo per essere molto riservati su qualsiasi informazione”, ha detto Musk intervenendo a un importante forum cinese durante una discussione virtuale sabato 20 marzo. “Se Tesla usasse le auto per spiare in Cina o da qualsiasi altra parte, verremmo chiusi”, ha aggiunto.

Sono stati questi i commenti a caldo del CEO della più grande produttrice di auto elettriche al mondo alla notizia che le sue auto erano state vietate sul territorio dell’esercito cinese.

L’indiscrezione era stata diffusa inizialmente dall’agenzia di stampa Reuters, con un’immagine di un ordine esecutivo dell’esercito cinese che era ampiamente circolata sui social network cinesi.

Le auto Tesla spiano?

L’accusa riguarda le telecamere multidirezionali e i sensori ultrasonici di Tesla, che potrebbero “rivelare posizioni”. Come molti altri produttori di auto, Tesla utilizza diverse piccole telecamere per aiutare i sistemi di parcheggio guidato e funzioni di auto-pilota. La maggior parte dei modelli Tesla, inoltre, hanno anche una telecamera interna, posizionata dietro lo specchietto retrovisore, che è in grado di capire se il guidatore è attento alla strada o meno.

La notizia era arrivata proprio mentre alti funzionari cinesi e statunitensi stavano tenendo un meeting in Alaska, nell’ambito di rapporti sempre più tesi fra Cina e USA. I rapporti, dopo l’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca, non sembrano essere granché migliorati.

Musk, parlando dal China Development Forum, ha fatto appello per maggiore fiducia fra le due maggiori potenze economiche. Musk ha venduto 147.445 veicoli l’anno scorso in Cina, il mercato di auto più grande al mondo. Dall’inizio del 2021, tuttavia, sta affrontando sempre più competizione da rivali domestici come Geely e Nio Inc.

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