Nuove riaperture e coprifuoco dalle 23, poi a giugno slittamento alle 24 e abolizione. Il testo del decreto è stata firmato dal Consiglio dei Ministri e dal Presidente Mattarella e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Ecco cosa prevede.
Il testo del nuovo Decreto riaperture-bis è ufficiale: il Consiglio dei Ministri ha firmato all’unanimità, accogliendo con entusiasmo la road map proposta da Mario Draghi.
Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto, che vede il coprifuoco slittare dalle 22 alle 23 fino al 6 giugno, e poi alle 24, per essere abolito a partire dal 21 giugno. Approvati anche i nuovi criteri con cui si decidono i colori delle regioni, alcune delle quali vanno verso la zona bianca.
Con una situazione Covid in Italia in netto miglioramento (stanno crollando i contagi, ricoveri e decessi), si è quindi finalmente di fronte a una graduale revisione delle restrizioni e all’eliminazione del coprifuoco. È stato il premier Draghi a proporre, durante la cabina di regia, il nuovo calendario delle riaperture, che è stato approvato all’unanimità.
Di seguito il testo completo del decreto e le novità previste:
Coprifuoco alle 23, poi alle 24 e abolizione
Le novità del nuovo decreto Covid di maggio partono proprio dal coprifuoco, che da mercoledì 19 maggio e fino al 6 giugno in zona gialla viene spostato di un’ora, dalle 23 alle 5. Dal 7 giugno l’orario del “tutti a casa” passerà a mezzanotte. Il 21 giugno, con l’arrivo dell’estate, il coprifuoco verrà completamente eliminato.
In zona bianca non si applicano i limiti orari agli spostamenti.
Nuove regole ristoranti e bar
Dal 1° giugno in zona gialla è consentito il servizio al tavolo nei ristoranti e bar al chiuso. Si può tornare quindi a pranzare e cenare nelle sale interne e a prendere il caffè al bancone.
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Palestre, piscine e centri benessere
Anticipata la riapertura delle palestre al chiuso, prevista inizialmente il 1° giugno. In zona gialla riaprono il 24 maggio in conformità ai protocolli e alle linee guida approvati da Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Cts.
Per la riapertura di piscine, centri natatori e centri benessere bisognerà aspettare il 1° luglio.
Matrimoni, feste e cerimonie
Dal 15 giugno si può tornare a festeggiare dopo le cerimonie religiose e civili: via libera, quindi a ricevimenti e feste (anche al chiuso) di matrimonio, comunioni, battesimi, cresime e lauree.
Le Regioni hanno presentato il protocollo per la ripartenza dei matrimoni (o per meglio dire dei ricevimenti, visto che le cerimonie sono consentite), e per ripartire si attendeva solamente la decisione del Governo. Potranno partecipare al ricevimento solo coloro che sono in possesso del green pass e spunta la nuova figura del Covid manager.
Centri commerciali e mercati nel weekend
Dal 22 maggio in zona gialla riaprono nel fine settimana e nei giorni festivi e prefestivi tutti i negozi all’interno di centri commerciali, gallerie e parchi commerciali e mercati.
Discoteche, sale giochi, scommesse e bingo
Le discoteche, per il momento, non riaprono.
Prevista invece la riapertura dal 1° luglio delle attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò.
I parchi tematici, invece, riaprono dal 15 giugno.
Pubblico negli stadi e nei palazzetti
Novità anche per la presenza del pubblico per tutti gli eventi e le competizioni sportive. Dal 1° giugno si potrà assistere all’aperto, dal 1° luglio al chiuso. I limiti sono quelli già previsti, ossia capienza non superiore al 25% di quella massima e comunque non superiore a 1000 persone all’aperto e 500 al chiuso.
Il 22 maggio in zona gialla riaprono gli impianti nei comprensori sciistici.
Musei, mostre e luoghi della cultura
Il decreto 18 maggio conferma quanto stabilito dal precedente provvedimento: in zona gialla i musei e i luoghi della cultura sono aperti al pubblico, ma nel weekend e nei giorni festivi e prefestivi l’ingresso deve essere prenotato online o telefonicamente con un giorno di anticipo.
Resta sospeso l’ingresso gratuito nei musei statali la prima domenica del mese (ma la disposizione non dovrebbe interessare i musei comunali).
Centri culturali, sociali e ricreativi
Dal 1° luglio in zona gialla sono consentite le attività nei centri culturali, centri sociali e centri ricreativi nel rispetto delle linee guida e dei protocolli approvati.
A partire dalla stessa data riprendono i corsi di formazione pubblici e privati in presenza.
Nuovi criteri per i colori delle regioni
Non solo riaperture. Si è deciso anche dei nuovi parametri per l’attribuzione delle fasce. L’indice Rt calcolato sui casi sintomatici resterà tra i criteri da prendere in considerazione, ma perderà il suo ruolo cruciale. Non sarà in base all’Rt che in una regione scatterà il rosso o l’arancione ma al suo posto avranno un ruolo determinante l’incidenza dei casi e l’Rt ospedaliero, interessati da una revisione.
In zona gialla si entra con un’incidenza settimanale dei contagi dai 50 e non superiore ai 150 casi ogni 100.000 abitanti, oppure con un’incidenza dai 150 ai 250 casi e con un tasso di occupazione dei posti letto in area medica al 30% o in terapia intensiva uguale o inferiore al 20%.
La zona arancione scatta con un’incidenza settimanale dei contagi pari o superiore a 150 e inferiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti, mentre una regione diventa rossa con un’incidenza pari o superiore a 250, oppure da 150 e inferiore a 250 ma con una delle seguenti condizioni: occupazione posti letto in area medica al 40% o delle terapie intensive al 30%.
Una regione può passare in zona bianca con un’incidenza settimanale inferiore ai 50 casi per 3 settimane consecutive.
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