TFA terzo ciclo: dopo l’ennesima bufala sulla pubblicazione del bando, sembra che finalmente ci sia una data.
TFA terzo ciclo: sono rimasti delusi tutti gli insegnanti o aspiranti tali che speravano nella pubblicazione a febbraio del bando per la riattivazione del tirocinio formativo attivo.
Quella che ormai è una delle questioni più spinose per la scuola rappresenta una via (quasi) certa di accesso alla professione, ma da troppi mesi si rimanda la pubblicazione del bando per il TFA terzo ciclo.
La bufala di una risoluzione entro febbraio ha demoralizzato le migliaia di docenti in attesa. Ma sembra che ora ci siano novità importanti: il bando per il TFA terzo ciclo potrebbe uscire in primavera, probabilmente ad aprile. Almeno questa l’indiscrezione che circola ormai da giorni.
TFA terzo ciclo: chi potrà accedervi?
In vista della pubblicazione del bando per il TFA terzo ciclo, vanno sciolti i dubbi e le incertezze di chi non sa se potrà parteciparvi. Quelli che sicuramente potranno accedere alla proceduta sono i congelati Ssis. Chi sono? Coloro che, per graduatoria, avevano diritto alla partecipazione del corso e che per questo hanno pagato le tasse, spesso anche frequentato il corso, acquisendo crediti formativi, ma poi hanno sospeso la procedura.
Gli altri gruppi che potranno partecipare al TFA terzo ciclo sono docenti di ruolo o con un’abilitazione ad una classe di concorso diversa da quella che vogliono sostenere; i laureati in possesso dei CFU (crediti) necessari; coloro che sono in possesso di diploma Isef e che per questo potranno insegnare scienze motorie.
TFA terzo ciclo: chi sono gli esclusi?
Brutte notizie invece per i neolaureati in discipline particolari, che sembra resteranno esclusi dalla partecipazione al TFA terzo ciclo. Numerose polemiche sono state sollevate, per questo, non solo da i diretti interessati, ma anche da alcune forze politiche. Ad esempio, i deputati del M5S hanno protestato contro l’inserimento di questa norma.
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Il movimento grillino, sempre molto attivo sul fronte scuola, ha anche fatto esplicita richiesta per la creazione di una fase transitoria destinata ai docenti esclusi dal concorsone. Il Miur sembra sia d’accordo. E forse aprirà le porte della scuola anche a chi fino ad oggi ne è rimasto escluso.
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