Il dossier Agcom ridimensiona le possibilità di arrivare allo scorporo della rete di Telecom Italia (Tim) ma punta ad accelerare la migrazione verso la fibra, provvedimento che farebbe risparmiare al gruppo tlc centinaia di milioni di euro su base annua
Con la virata rialzista di Piazza Affari si mette in evidenza anche Telecom Italia.
Le quotazioni di Borsa dell’ex monopolista delle telecomunicazioni salgono mentre il mercato soppesa le ultime valutazioni fatte dall’Autorità delle comunicazioni (Agcom) in materia di rete fissa. Secondo i più vicini al dossier le rilevazioni Agcom ridimensionano ancora di più le possibilità di arrivare allo scorporo della rete di Telecom Italia (Tim) ma puntano ad accelerare la migrazione verso la fibra per conseguire gli obiettivi della Gigabit Society posti dall’ UE.
Tim fra i migliori titoli di Piazza Affari
In somi capi, le maggiori novità riscontrate da Agcom riguardano i prezzi all’ingrosso e l’alleggerimento dei vincoli regolatori in alcune aree geografiche. Nel dettaglio:
- prezzi wholesale per l’accesso in fibra (VULA in riduzione nel periodo 2018-2020, ma confermato a 12,5 euro al mese il livello di atterraggio al 2021);
- alleggerimento dei vincoli regolatori per Tim in alcune aree definite “contendibili” (presenza di almeno due reti che coprono ciascuna almeno il 60% del territorio) come Milano (completa deregolamentazione) e altre 30 città (parziale deregolamentazione);
- incentivi per la migrazione dal rame alla fibra (riduzione costi migrazione e penali) e decommissioning delle centrali in rame.
Il piano verrà inviato alla Commissione europea con l’obiettivo di ottenerne l’approvazione entro fine luglio.
«Non sappiamo i prezzi assunti da TIM nel bilancio 2018 e nel primo trimestre 2019, ma non ci aspettiamo una significativa differenza, visto anche il riferimento immutato a 12,5, per cui vediamo un rischio di max nell’ordine di 10-20 milioni», hanno commentato gli analisti di Equita Sim, ricordando che «non è cambiata invece l’impostazione del regolatore in merito agli impatti concorrenziali della separazione della rete fissa proposta l’anno scorso da TIM e non vista tale da portare a un significativo dividendo regolatorio».
Quanto risparmio Tim con la fibra?
Secondo La Repubblica, dal progetto di chiusura di circa 6mila centrali in rame a partire dal 2024, su 10.500 complessive, vi sarebbero per Tim risparmi di costi nell’ordine di centinaia di milioni di euro su base annua. Questa indicazione si confronta con quella, fornita in passato da Tim, di circa 300 milia euro di risparmi annui legati a minori costi di affitto, manutenzione ed energia.
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