Tommasi: “Serie A può essere finita”. Cosa succederebbe per la classifica?

Alessandro Cipolla

30/03/2020

Damiano Tommasi ha fatto intendere dopo la decisione del ministro Vincenzo Spadafora, che ha stoppato anche gli allenamenti per tutto aprile, la Serie A potrebbe non riprendere in questa stagione: cosa succederebbe allora in merito a Scudetto, retrocessioni e promozioni?

Tommasi: “Serie A può essere finita”. Cosa succederebbe per la classifica?

Il rischio che la Serie A possa non riprendere più in questa stagione a causa dell’emergenza coronavirus è sempre più concreto, con anche il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori Damiano Tommasi che non ha usato troppi giri di parole a riguardo.

Domani sul tavolo abbiamo un elemento in più rispetto alle scorse settimane - ha spiegato Tommasi all’Ansa - perché dopo le parole del ministro Spadafora la preoccupazione che si chiudano qui i campionati c’è: occorre quindi porsi il problema della chiusura della stagione da un punto di vista sportivo, dei contratti, insomma formale”.

In precedenza infatti il ministro allo Sport Vincenzo Spadafora intervistato da La Repubblica aveva definito “irrealistico” una ripresa dei campionato il prossimo 3 maggio, con non solo lo stop alle partite che sarà prorogato a tutto aprile ma non ci si potrà neanche allenare.

Non eravamo intervenuti perché c’era ancora la possibilità che si tenessero le Olimpiadi” ha spiegato il ministro pentastellato, ma adesso che i Giochi sono stati ufficialmente rinviati tutto lo sport italiano sarà totalmente fermo (allenamenti compresi) per l’intero mese di aprile.

Serie A sospesa, che classifica ci sarebbe?

Aprile sarà il mese decisivo sul fronte coronavirus per capire quando potranno essere allentate le restrizioni in atto per fronteggiare il contagio. Se dovesse arrivare il tanto agognato picco nei prossimi giorni, appare realistico che a maggio si potrebbe iniziare ad allentare la presa.

Deve essere ben chiaro però che la cosiddetta Fase Due, ovvero quella della riapertura, sarà lenta e graduale quindi non è per nulla automatico auspicarsi una ripresa di tutte le attività comprese quelle sportive.

Senza potersi allenare fino a maggio, nella migliore delle ipotesi i campionati potrebbero riprendere (naturalmente a porte chiuse) nelle settimane successive e terminare poi entro il 30 luglio, andando di conseguenza a modificare le date del calciomercato e derogando la scadenza di molti contratti e prestiti il prossimo 30 giugno.

Damiano Tommasi ha fatto intendere come i calciatori sono anche pronti a non avere ferie estive, che in pratica sarebbero scontate durante questa quarantena, ricominciando poi la stagione seguente subito ad agosto.

Il presidente dell’AIC però adesso ha palesato l’ipotesi che i campionati in corso possano essere sospesi definitivamente, nonostante la governance del calcio nostrano voglia disperatamente riprendere per evitare un salasso economico.

Se però l’emergenza coronavirus dovesse rimanere alta in Italia anche per tutto aprile, ecco che a quel punto per la Serie A diventerebbe quasi impossibile disputare i turni rimanenti e portare a termine questo agognato campionato.

In caso di una sospensione definitiva di questa stagione, lo Scudetto però sarà di certo assegnato con la Juventus che così diventerebbe Campione d’Italia, con la Federazione che poi andrebbe a indicare all’Uefa le squadre qualificate per le Coppe.

Se non si potrà giocare - ha spiegato il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina a SkySport - faremo una serie di riflessioni per salvare comunque il valore della competizione sportiva finora raggiunta sul campo Ma permettetemi di essere ottimista. Se verrà assegnato lo scudetto se non si riprenderà a giocare? Nel caso ne parleremo in Consiglio Federale ma dobbiamo comunque arrivare alla definizione degli organici per la prossima stagione, dalle Coppe europee a promozioni e retrocessioni”.

Il vero e proprio caos riguarderebbe le promozioni e le retrocessioni, con Gravina che ha bocciato l’ipotesi di una Serie A a 22 squadre in quanto sarebbe un “campionato ingestibile” visto poi l’Europeo che si terrà a giugno 2021.

Senza disputare i playoff sarà difficile indicare le promosse, così come appare scontato un’infinita serie di ricorsi da parte delle retrocedenti. Tutti vogliono di conseguenza la ripresa del campionato, ma senza garanzie sanitarie appare difficile che il governo possa dare il via libera.

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