I mercati oggi scambiano in territorio negativo, con gli investitori concentrati sulla lettura dell’inflazione USA, preannunciata ai massimi record. Azioni volatili anche per l’incertezza su Omicron.
I mercati azionari asiatici seguono il ribasso di Wall Street oggi.
Il rally dei giorni scorsi si è decisamente raffreddato mentre gli investitori attendono i dati sull’inflazione degli Stati Uniti che potrebbero influenzare una decisione della Federal Reserve su quando ritirare lo stimolo economico.
L’incertezza su Omicron, il monito di allerta del FMI alle banche centrali e all’economia globale e il rischio default Evergrande in Cina stanno aggiungendo preoccupazione ai mercati: che succede oggi?
Mercati scossi e volatili: Asia in rosso, inflazione USA in focus
Alle ore 8.20 circa il Nikkei perde l’1% e gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai scambiano con perdite rispettivamente dello 0,24% e dello 0,18%. In rosso viaggiano anche Hong Kong, Kospi e l’australiano ASX 200
In Cina le sorti di Evergrande Group e Kaisa Group Holdings continuano a destare attenzione, dopo che Fitch li ha declassati a inadempienti.
La banca centrale cinese, con le ultime parole del governatore Yi Gang, ha cercato di rassicurare sul rispetto dei diritti di azionisti e creditori del colosso sull’orlo del fallimento e sull’integrità del mercato dei capitali di Hong Kong.
Inoltre, il FMI ha allertato le banche centrali sull’impossibilità di sostenere ancora politiche accomodanti e tassi bassi. L’inflazione del Giappone ha toccato il 9% nel dato annuale e oggi ci si aspetta che i prezzi al consumo in USA raggiungano un record dagli anni ’80.
I dati saranno cruciali per capire in quale direzione andrà l’atteso tapering annuanciato da Powell e quali tempi saranno scanditi per un rialzo dei tassi.
Gli investitori stanno ancora valutando anche il costo per contenere il ceppo Omicron in mezzo alla crescente preoccupazione che possa ostacolare la ripresa economica. Uno studio ha scoperto che la variante è 4,2 volte più trasmissibile rispetto a Delta nelle sue fasi iniziali.
In questa cornice, si osservano anche le mosse diplomatiche e geopolitiche delle grandi potenze. Nella lotta USA contro la Cina, potrebbe palesarsi un accordo economico strategico e importante di Washington con nazioni asiatiche cruciali per il commercio globale, quali Giappone, Singapore, Australia e Nuova Zelanda, Malesia, Vietnam e Thailandia.
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