Truffa cassa integrazione: oltre 2.000 aziende ingannano l’INPS

Teresa Maddonni

11/06/2020

Truffa cassa integrazione: oltre 2.000 aziende ingannano l’INPS con richieste fittizie per ottenere l’ammortizzatore sociale. A confermarlo la stessa ministra del Lavoro Nunzia Catalfo.

Truffa cassa integrazione: oltre 2.000 aziende ingannano l’INPS

Truffa cassa integrazione: oltre 2.000 aziende ingannano l’INPS e a confermarlo è la stessa ministra del Lavoro Nunzia Catalfo intervenuta questa mattina alla trasmissione Radio anch’io dove ha parlato anche di reddito di emergenza, del quale sono avvenuti i primi pagamenti e delle proposte per il futuro.

La truffa della cassa integrazione è stata scoperta grazie alle indagini condotte dalla Direzione centrale Antifrode riscontrando che le denunce arrivate per avere l’ammortizzatore sociale per COVID-19 sono state tante quasi quanto quelle di tutto il 2019.

Ci sembrerà normale dal momento che siamo in emergenza e la CIG in deroga è stata riconosciuta anche alle microimprese, ma in realtà le indagini hanno messo in luce domande da parte di oltre 2.000 aziende, tra creazioni fittizie, comunicazioni retroattive, assunzioni dell’ultimo momento: una vera e propria truffa della cassa integrazione come la stessa ministra ha confermato.

Truffa cassa integrazione: oltre 2.000 aziende ingannano INPS

Truffa cassa integrazione: sono oltre 2.000 le aziende che hanno ingannato l’INPS con richieste fittizie per ottenere l’ammortizzatore sociale, 2.500 stando alle ultime parole della ministra Catalfo intervistata questa mattina.

La truffa scoperta da INPS si configurerebbe con aziende nate improvvisamente appositamente per richiedere la cassa integrazione, ma anche assunzioni per aumentare i lavoratori e dichiarazioni retroattive al 17 marzo 2020, quando è entrato in vigore il decreto Cura Italia, pur di ottenere l’aiuto dallo Stato.

Decisamente una truffa sulla cassa integrazione di cattivo gusto dal momento che sono moltissimi i lavoratori che ancora attendono la cassa integrazione che il presidente INPS Pasquale Tridico ha detto arriverà entro domani, venerdì. Sulle aziende che ingannano INPS Catalfo ha confermato:

“Abbiamo scoperto 2.500 fruizioni irregolari, richieste irregolari. Qualcuna per lavoro fittizio e altre che avevano fatto risultare comunicazioni retroattive al 17 marzo 2020. Ma la cassa integrazione ha aiutato molti lavori in difficoltà.”

Catalfo su pagamenti cassa integrazione

La Catalfo non ha parlato solo della truffa delle oltre 2.000 aziende, ma anche dei pagamenti della cassa integrazione e interrogata dal giornalista, alla luce delle dichiarazioni di Tridico, ha spiegato:

“Con la cassa integrazione adesso per fortuna siamo entrati a regime, sono state già erogate più di 7 milioni e nei prossimi giorni si cercherà di arrivare a pagare tutti coloro per i quali è già stata inviata l’ultima documentazione che riguarda i dati dei lavoratori.”

Catalfo è intervenuta anche sul reddito di emergenza chiarendo che le richieste non sono state poche per uno strumento che ha come obiettivo quello di aiutare le persone in difficoltà:

“Le domande sono in quindici giorni 270mila, 13mila al giorno non sono pochi. Dietro ci sono nuclei familiari in difficoltà. Il patrimonio mobiliare individuato, mi sembra allargato e ampio. Abbiamo anche un aumento del reddito di cittadinanza del 12%.”

Ha escluso pertanto, considerando l’esistenza del reddito di cittadinanza, che il REM possa essere un aiuto permanente. E ancora sempre sul reddito di emergenza e la difficoltà di farne richiesta anche per la mancanza di una campagna di comunicazione adeguata per esempio, rischiando di lasciare fuori i più deboli, ha detto:

“Ci sono i patronati cui ci si può rivolgere, i nuclei poverissimi sono riusciti in passato ad accedere a questi strumenti.”

Ha concluso informando che sta portando una serie di proposte a Conte tra cui, sempre nell’ambito della cassa integrazione, una riforma degli ammortizzatori sociali.

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