Una donna della Valtellina è caduta vittima di una truffa via sms che le è costata 19.000 euro. Ecco cosa è successo e come difendersi.
Continuano le truffe via SMS perpetrate dai mal intenzionati, che nella maggior parte dei casi colpiscono soprattutto le persone meno abituate ad utilizzare la tecnologia.
Una delle ultime frodi, resa nota dalla Questura di Sondrio, ha coinvolto una donna della Valtellina a cui sono stati sottratti circa 19.000 euro dal conto bancario, per aver cliccato su un link arrivatole via sms.
Truffa via sms, rubati 19mila euro dal conto corrente
La scorsa settimana una donna della Valtellina è stata vittima di una truffa informatica che le è costata miglia di euro. Il bersaglio dei malintenzionati è caduta della trappola poiché pensava di essere stata contattata dalla sua banca, dal momento che il link rimandava ad un sito identico a quello dell’istituto di credito, che era stato ricreato ad hoc dagli hacker.
In sostanza si è tratto di un classico tentativo di Smishing, ossia il pishing attute tramite sms. La frode è andata a buon segno dal momento che la donna, pensando di dover aggiornare alcune delle sue informazioni, ha inserito le credenziali del suo account sul sito fasullo che sono state immediatamente copiate dagli hacker che hanno poi rubato quasi 20.000 dal conto della malcapitata. Grazie all’intervento della polizia postale e dei carabinieri, è stato impedito che venissero incassati altri 9.000 euro.
La Questura di Sondrio ha fatto sapere che “nell’ultimo periodo, si è registrato un significativo aumento dei casi di sms truffa, fenomeno noto come smishing, secondo il quale si sottraggono informazioni e credenziali personali degli utenti tramite sms”. Da qui l’invito a prestare “la massima attenzione a tutti gli sms e le mail provenienti da istituti di credito, verificando sempre l’autenticità del mittente del messaggio”.
Come difendersi dallo smishing
Ma come ci si può difendere da queste frodi via sms senza correre alcun rischio? Partendo dal presupposto che è estremamente difficile che le banche chiedano di svolgere operazioni delicate tramite Sms, prima di compiere qualsiasi azione è sempre meglio fare una telefonata alla propria filiale per verificare l’autenticità della comunicazione.
Inoltre per difendersi dai tentativi di smishing possono essere attuate le stesse strategie di difesa usata per i classici attacchi phishig, ossia ricercare degli elementi sospetti, come il nome del mittente o la composizione dell’eventuale link su cui ci viene chiesto di cliccare. Inoltre è consigliabile non aprire link, non scaricare file se non siamo sicuri della provenienza e non inserire i dati personali richiesti.
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