Trump taglia i rapporti con l’OMS: “È in mano alla Cina”

Mario D’Angelo

29/05/2020

Un colpo per l’OMS e per la difesa globale contro il coronavirus: il suo maggior finanziatore rompe definitivamente i rapporti

Trump taglia i rapporti con l’OMS: “È in mano alla Cina”

Le parole di Donald Trump stavolta hanno un tono definitivo: gli Stati Uniti tagliano i legami con l’Organizzazione Mondiale della Sanità accusandola di essere un burattino nelle mani della Cina.

Era dalla metà di aprile 2020 che Trump minacciava di abbandonare l’OMS, cui già aveva sospeso il finanziamento da centinaia di milioni di dollari. La decisione arriva in concomitanza con l’inasprimento dei rapporti con la Cina, soprattutto in relazione alla situazione di Hong Kong.

Una decina di giorni fa Trump aveva lanciato l’ultimatum all’OMS, ma la degenerazione delle relazioni con Pechino devono aver affrettato la decisione.

Trump taglia i rapporti con l’OMS

Apparso nel Rose Garden della Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti ha detto che oggi, mercoledì 29 maggio, gli Stati Uniti chiuderanno i rapporti con l’OMS.

L’OMS, secondo Trump, non ha attuato le riforme richieste più volte nel corso del mese.

La Cina ha totale controllo sull’Organizzazione Mondiale della Sanità nonostante paghi soltanto $40 milioni l’anno, mentre gli Stati Uniti pagano approssimativamente $450 milioni l’anno. Abbiamo dettagliato le riforme che avrebbe dovuto intraprendere e applicare direttamente ma si è rifiutata di agire”, ha detto il tycoon.

“Poiché hanno fallito nel fare le riforme richieste e di cui c’era grande bisogno, quest’oggi termineremo le nostre relazioni con l’OMS per reindirizzare quei fondi ad altre emergenze globali sanitarie”, ha aggiunto Trump.

Per Trump l’OMS è in mano a Pechino

Le autorità cinesi, secondo il presidente, hanno “ignorato” l’obbligo di riferire all’OMS dei rischi del coronavirus e successivamente ha fatto pressioni sull’agenzia per minimizzare l’entità dell’epidemia.

Nel corso della sua Presidenza, Trump ha messo più volte in discussione l’importanza delle Nazioni Unite e degli accordi multilaterali finendo per isolare, di fatto, gli USA. L’amministrazione ha già lasciato il Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani, l’Unesco, gli accordi di Parigi sul clima e il patto con l’Iran sul nucleare.

Nel corso della medesima conferenza stampa, Trump ha annunciato che ad Hong Kong, dato che “non è più autonoma dalla Cina”, verranno tagliati i privilegi che le hanno permesso di rimanere un centro finanziario globale.

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