La banca centrale della Turchia ha deciso un altro taglio del tasso di interesse principale. La lira è crollata a nuovi minimi. La politica monetaria turca resta legata alla volontà di Erdogan.
Turchia: la banca centrale ha tagliato il suo tasso di interesse chiave per il terzo mese consecutivo nella riunione di giovedì 18 novembre.
Il presidente Erdogan aveva già annunciato che non avrebbe rinunciato alla sua campagna per ridurre i costi di prestito nonostante una valuta indebolita e l’aumento dell’inflazione.
La decisione della banca centrale turca ha avuto effetti immediati: la lira è crollata sul dollaro.
Nuovo taglio dei tassi in Turchia: tonfo della lira
Il Comitato per la politica monetaria, guidato dal governatore Sahap Kavcioglu, ha ridotto il suo tasso di pronti contro termine a una settimana di 100 punti base al 15%, in linea con le stime.
Gli investitori non si sono sorpresi per l’ulteriore taglio e si aspettavano la mossa. La banca centrale ha quindi dimostrato di seguire la volontà del presidente.
Erdogan aveva promesso, alla vigilia della decisione, di continuare a lottare per tassi più bassi. Evocando gli insegnamenti islamici che proibiscono l’usura, i commenti sono stati l’ultima conferma del suo mantra non ortodosso secondo cui gli alti costi di indebitamento causano l’inflazione piuttosto che frenarla.
Pressata dalle richieste del presidente, l’autorità monetaria aveva già ridotto il suo tasso di riferimento di un totale di 300 punti base nelle due precedenti decisioni.
I tagli hanno spinto i rendimenti reali ulteriormente al di sotto dello zero, poiché l’inflazione al consumo è salita al 19,9% annuo in ottobre.
La lira si è indebolita di quasi il 30% rispetto al dollaro quest’anno e di oltre il 15% solo in questo trimestre.
La valuta turca è scesa al minimo storico dopo che la banca centrale ha tagliato i costi di finanziamento per il terzo mese consecutivo, una mossa che rischia di minare ulteriormente la stabilità dei prezzi e della moneta.
La lira ha perso fino al 3,3%, scambiando a 10,9765 contro il dollaro oggi, estendendo il più grande deprezzamento dei mercati emergenti del 2021.
Al rialzo del 6,1%, invece, è stato il titolo di Stato a 10 anni, con un rendimento del 20,1%.
L’indice principale della Borsa di Istabul ha toccato record massimi a 1.720 punti (+0,7% intraday e +15% da inizio anno).
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