La legge di Bilancio 2025 contiene anche alcune interessanti misure destinate al settore turistico. Ecco quali sono.
La Legge di Bilancio 2025 introduce nuove misure per sostenere e rilanciare il settore del turismo, uno dei pilastri dell’economia italiana. Tra i passaggi principali spicca l’articolo 79, dedicato alla promozione dell’offerta turistica.
Scopriamo insieme di cosa si tratta e quali opportunità offre agli operatori del settore.
Novità e incentivi per il turismo nella Legge di Bilancio 2025
È previsto uno stanziamento di 110 milioni di euro, dei quali 60 milioni destinati a confluire nelle casse degli operatori del settore attraverso contributi a fondo perduto. L’obiettivo dichiarato è quello di sostenere lo sviluppo dell’offerta turistica sul territorio nazionale.
Non è chiaro al momento quali siano le singole tipologie di investimenti che gioveranno dei fondi messi a disposizione, tuttavia la norma già perimetra l’ambito applicativo dell’agevolazione finanziaria, precisando che i fondi saranno destinati agli investitori privati con l’obiettivo di favorire determinati investimenti considerati prioritari:
- destagionalizzazione dei flussi turistici;
- digitalizzazione del comparto turistico;
- sostegno delle filiere turistiche;
- investimenti nel rispetto dei principi ESG (Environment, Social, Governance), connessi agli obiettivi dell’Agenda 2030;
- turismo sostenibile.
La Manovra affida poi ad un apposito decreto ministeriale la definizione, oltre che dei criteri di ammissione e delle modalità di accesso agli incentivi in commento, anche delle modalità di collaborazione da instaurare con gli enti locali, per pianificare la gestione degli interventi previsti e valutare l’eventuale apporto di risorse aggiuntive.
La cooperazione con gli enti locali sarà inoltre di cruciale importanza al fine di programmare e realizzare opere infrastrutturali complementari, e che possano in tal senso favorire gli investimenti privati.
Queste misure bastano a sostenere il turismo?
Non essendo stati forniti particolari dettagli è presto per dare un giudizio sulla bontà dell’intervento, tuttavia alcuni degli obiettivi sopra menzionati possono quanto meno essere definiti ambiziosi.
La destagionalizzazione dei flussi turistici merita particolare attenzione, in quanto rappresenta una sorta di sogno utopistico per i vari operatori del settore. La distribuzione più omogenea dei flussi turistici durante l’anno darebbe la possibilità di valorizzare maggiormente l’offerta turistica su periodi più lunghi, favorendo una maggiore stabilità occupazionale ed evitando lunghi periodi di chiusura che possono causare problemi di liquidità alle imprese del settore (e talvolta anche dell’indotto).
Una maggiore diffusione della digitalizzazione darebbe la possibilità per le imprese di dotarsi di innovativi strumenti di sostegno alla propria attività, in un settore in continua evoluzione.
Tra i vari strumenti troviamo quelli legati all’automatizzazione dei processi di prenotazione e pagamento, i channel manager e i PMS, i sistemi di domotica, i nuovi strumenti nati dalla diffusione dell’intelligenza artificiale. Quello della digitalizzazione è un tema molto caldo in quanto già parte delle misure contenute nel piano Turismo 4.0 del PNRR.
Tra gli investimenti oggetto dell’agevolazione dovrebbero inoltre rientrare quelli rivolti all’ammodernamento delle strutture e alla loro riqualificazione energetica, indispensabile per sostenere il rilancio del settore turistico e poter guardare ottimisticamente al futuro senza ledere i princìpi di sostenibilità e impatto socio-ambientale.
Come accedere alle agevolazioni per il turismo in Legge di Bilancio 2025
I criteri di compatibilità, la soglia di investimenti minimi e le modalità di accesso ai fondi saranno rese note nelle prossime settimane (si spera comunque ad inizio 2025), fermo restando che le attività connesse alla gestione, alla valutazione e all’approvazione delle domande pervenute, nonché all’erogazione dei contributi saranno affidate ad Invitalia, che potrà avvalersi del supporto di Enit S.p.a.
Trattamento integrativo per i lavoratori del turismo
Nel corpo del ddl di Bilancio si segnala inoltre l’art. 69, contenente un’altra importante misura a sostegno del settore turistico: la norma si prefigge di sopperire alla mancanza di offerta di lavoro nel settore ed incentivare la stabilità occupazionale.
I lavoratori del comparto turistico rientrano infatti tra le categorie beneficiarie del trattamento integrativo speciale, previsto nella misura del 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione a lavoro notturno e straordinario durante i giorni festivi.
Tale trattamento integrativo non concorre alla formazione del reddito imponibile e sarà valido per il periodo dal 1° gennaio al 30 settembre 2025.
Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno: agevolazioni fiscali per il turismo
L’art. 77 della Manovra, infine, estende al 2025 la disciplina inerente la ZES per il Mezzogiorno (art. 16 del dl 124/2023), stanziando a tal fine 1,6 miliardi di euro.
L’agevolazione consiste in un credito d’imposta per l’acquisizione di beni strumentali nei territori di Abruzzo, Basilicata, Molise, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna, tutti territori a forte vocazione turistica, dove quindi gli imprenditori del settore possono trovare un’ulteriore forma di sostegno.
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