Quali stime sulla crescita economia dell’Italia? C’è un sentiment ottimista sul rilancio possibile del nostro PIL. Quali previsioni sulla nazione governata da Draghi?
Si moltiplicano le previsioni economiche per l’Italia, in vista soprattutto dell’estate e del secondo trimestre dell’anno.
In generale, aleggia un’atmosfera di ottimismo, con la sorpresa di un PIL in aumento già nel periodo gennaio-marzo 2021.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi? Tutte le previsioni sulla crescita economica dell’Italia di Draghi.
Italia: tutte le stime sulla crescita. Cosa ha detto Draghi?
Nel giorno un cui i dati Istat hanno ridato un po’ di speranza all’orizzonte economico nazionale, con il PIL tornato in crescita, ha parlato anche il presidente del Consiglio.
In visita ai distretti della ceramica modenese, Draghi ha ricordato che:
“Quest’Italia è viva, forte, e ha tanta voglia di ripartire. I mesi della pandemia sono stati un disastro sanitario, economico, ma anche culturale, sociale, educativo. Le diseguaglianze sono aumentate...[Ora si apre]una fase di ripresa e fiducia, su cui costruire un Paese più giusto e più moderno. E liberare le energie che sono rimaste ferme in questi anni.”
Con un monito preciso: l’Italia non potrà tornare a essere quella pre-pandemica. Il riferimento all’opportunità del Recovery Plan è palese, anche se sottinteso.
D’altronde, lo strumento del Pnrr, con la sua potenza da oltre 200 miliardi di euro in riforme e investimenti, è visto come il motore della crescita italiana.
In questi ultimi giorni sono state diverse le previsioni economiche sull’Italia migliorate: dall’OCSE (che vede un PIL a +4,5% nel 2021) a Bankitalia (che non esclude un rimbalzo oltre il 4% nell’anno) fino a Confindustria (che guarda al 4% con speranza) e a Confcommercio (che vede un potenziale PIL oltre il 4,5%).
Tutti, comunque, hanno indicato come strada del successo quella dei fondi UE: un’occasione unica, una sfida da non sprecare.
E poi c’è la scommessa sul ritorno dei consumi: cosa aspettarsi dalla domanda degli italiani?
L’Italia deve scommettere sui consumi
Una delle zone d’ombra in questo clima schiarito per l’economia italiana resta il livello della domanda delle famiglie. Oltre che miglioramenti ancora possibili e necessari sul fronte lavoro.
Dall’Unione nazionale consumatori, infatti, è stato sottolineato che la spesa delle famiglie residenti è crollata di -1,2% congiunturale e di -4,2% tendenziale.
Dinanzi a un PIL in lieve recupero nel primo trimestre 2021 è stato evidenziato anche il risultato negativo dei consumi, diminuiti dell’1% rispetto al trimestre precedente e del 2,7% a livello annuale.
E questi numeri sono scoraggianti, come evidenziato dal Codacons, visto che segnalano “un generale impoverimento delle famiglie causato dalla crisi sanitaria che continua ancora oggi ad avere effetti negativi sui consumi degli italiani.”
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