Amazon ancora nel mirino dell’UE: dalla Commissione Europea al via la seconda indagine contro il colosso, accusato di violare norme antitrust nel commercio online. Le novità
L’UE ha concluso che Amazon ha violato le regole europee della concorrenza.
Margrethe Vestager, il capo antitrust dell’UE, ha annunciato martedì 10 novembre di aver rilasciato una cosiddetta dichiarazione di obiezioni e aperto una seconda indagine contro il colosso: obiettivo, verificare se il più grande rivenditore online del mondo dia un trattamento preferenziale alle proprie offerte al dettaglio e ai venditori sul mercato che utilizzano i suoi servizi di logistica e consegna.
Si riaccende, quindi, la lotta UE-Amazon già iniziata nel 2019 con osservazione del rispetto delle norme antitrust.
UE avvia seconda indagine contro Amazon
L’UE ha accusato Amazon di aver violato le regole comunitarie utilizzando i dati dei venditori terzi a proprio vantaggio.
La decisione arriva dopo che la Commissione, che è il braccio esecutivo dell’Unione Europea, ha lanciato un’indagine sul rivenditore online nel luglio 2019 sulla scia di preoccupazioni sul comportamento anti-concorrenziale della società di Bezos.
Margrethe Vestager, capo della concorrenza dell’UE, ha così spiegato la decisione:
“I dati sull’attività dei venditori terzi non dovrebbero essere utilizzati a vantaggio di Amazon quando agisce come un concorrente di questi venditori”.
La mossa, che apre un caso sul ruolo di Amazon sia come rivenditore diretto che come host di altri commercianti online, rende l’azienda l’obiettivo tra le Big Tech di più alto profilo, per uno dei regolatori antitrust di maggiore rigorosità al mondo.
L’anno scorso l’UE aveva già avvertito che stava indagando su Amazon e sugli accordi con i venditori terzi che consentono all’azienda di raccogliere informazioni sensibili sotto il profilo della concorrenza. In base a tali intese, la società potrebbe sapere ciò che si vende e quanto di un prodotto i commercianti potrebbero avere in magazzino.
Amazon avrà ora la possibilità di esaminare le conclusioni della Commissione e di rispondere per iscritto o tramite un’audizione orale.
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