Biden annuncia la fine della guerra in Afghanistan 20 anni dopo gli attentati dell’11 settembre

Riccardo Lozzi

15/04/2021

Entro l’11 settembre 2021, a vent’anni esatti dall’attacco al World Trade Center, le truppe americane si preparano ad abbandonare l’Afghanistan. Attesa per l’annuncio ufficiale di Biden.

Biden annuncia la fine della guerra in Afghanistan 20 anni dopo gli attentati dell’11 settembre

Joe Biden è pronto ad annunciare nelle prossime ore il ritiro di tutte le truppe militari americane dall’Afghanistan entro l’11 settembre 2021, ponendo fine così alla guerra più lunga nella storia degli Stati Uniti.

Si tratta di una delle poche decisioni in continuità con la presidenza Trump, il quale aveva fissato come data addirittura il prossimo 1° maggio, negoziando con i talebani una tregua in vista di tale scadenza.

Tuttavia, secondo il Governo Biden le operazioni di rientro delle 2.500 truppe ancora impegnate sul luogo in tempi così stretti avrebbero presentato difficoltà e pericoli di non trascurabile portata.

Per questa ragione il presidente americano si è preso i primi tre mesi del mandato per mettere a punto una tempistica in grado di garantire un ritiro in piena sicurezza.

Biden annuncia la fine della guerra in Afghanistan

Il rinvio rispetto al termine fissato con Trump ha comunque irritato i talebani, i quali hanno minacciato il mese scorso la ripresa delle ostilità in caso di mancato rispetto dell’accordo.

Secondo alcune fonti interne del Governo, si procederà all’avvio delle operazioni anche prima del 1° maggio e il completo ritiro si concluderà con anticipo rispetto alla data simbolica dell’11 settembre.

Il ritiro dopo 20 anni dagli attentati dell’11 settembre

Il conflitto era stata la risposta di George W. Bush per punire Bin Laden e Al Qaeda, ovvero gli artefici dell’attacco terroristico al World Trade Center dell’11 settembre 2001, che avevano trovato un nascondiglio sicuro in Afghanistan sotto la protezione dei talebani.

A vent’anni dalla tragedia di New York, quindi, le forze statunitensi dovrebbero dire addio a una guerra costata 2.400 vite umane e 2 trilioni di dollari, oltre a centinaia di migliaia di militari inviati in quest’area.

A questo terribile bilancio va aggiunto il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati da Bush, ovvero una missione in grado di avviare un processo di peacekeeping e di democratizzazione dell’area da conseguire in tempi rapidi, trasformatasi nel tempo in un’invasione.

Termina la guerra più lunga nella storia USA

A poche ore dalle prime dichiarazioni dell’entourage dell’inquilino della Casa Bianca, si sta registrando una spaccatura tra Democratici e Repubblicani, con i primi che appoggiano la decisione del presidente Biden, mentre i conservatori mettono in guardia sui possibili rischi riguardanti l’Afghanistan.

Tra questi c’è ad esempio chi teme la possibilità di lasciare lo Stato alla mercé delle organizzazioni terroristiche internazionali, come accaduto con l’ISIS in Iraq durante il mandato da presidente USA di Obama e con lo stesso Biden come vice.

I funzionari del Governo americano hanno però affermato che gli Stati Uniti manterranno in questo caso una presenza militare nella zona in grado di vigilare sulla possibilità della nascita di nuove formazioni terroristiche in Afghanistan, cercando, al tempo stesso, un’intesa con gli stessi talebani presenti nella regione.

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