La crisi del Venezuela sarà esacerbata dall’ultima mossa di Donald Trump contro il presidente Nicolas Maduro?
La crisi del Venezuela non sembra ancora aver trovato una soluzione e l’ultima mossa del presidente Trump potrebbe contribuire a gettare benzina sul fuoco.
Nella giornata di venerdì la Casa Bianca ha annunciato l’avvenuta firma, da parte di Donald Trump, di un nuovo ordine esecutivo volto ad imporre nuove sanzioni sul Venezuela.
Il documento impedisce ai cittadini e alle banche statunitensi di comprare e vendere nuove obbligazioni emesse dal governo venezuelano e dalla compagnia petrolifera statale che ha più volte evitato il default, la PDVSA.
L’ordine firmato da Donald Trump limiterà altresì la gestione e il commercio di obbligazioni esistenti possedute dal settore pubblico di un Venezuela in profondo stato di crisi, e proibirà anche il pagamento di dividendi allo stesso governo di Maduro.
L’entità delle sanzioni in sintesi
Accanto alla firma delle sanzioni, il Dipartimento del Tesoro ha congelato tutti gli asset di Maduro soggetti alla giurisdizione statunitense e ha proibito a tutti i cittadini di intrattenere qualsiasi tipo di relazione commerciale con colui che oggi viene considerato alla stregua di un dittatore.
Le sanzioni di Donald Trump al Venezuela possono così riassumersi:
- divieto di comprare nuove obbligazioni;
- divieto di commerciare su obbligazioni esistenti;
- congelamento degli asset di Maduro negli USA;
- divieto di intrattenere relazioni commerciali con Maduro.
L’obiettivo delle sanzioni
Qual è stato l’obiettivo dichiarato dalle sanzioni firmate da Trump? A quanto affermato dallo stesso presidente, lo scopo del documento è stato quello di proteggere il sistema finanziario degli USA dalla corruzione del Venezuela e dall’impoverimento della sua stessa popolazione.
La crisi del Venezuela è ormai nota a tutti così come sono ormai note le svariate proteste della popolazione aventi come scopo la destituzione di Maduro, il presidente che è riuscito ad accentrare tutto il potere nelle proprie mani.
A far preoccupare, però, non è tanto l’assetto politico del Venezuela, quanto la sua profonda crisi economica e valutaria che sta causando pericolose carenze di beni di prima necessità e medicinali.
La reazione alle sanzioni di Trump
È evidente come le sanzioni di Donald Trump, le quarte al Venezuela, si inseriscano in un contesto piuttosto difficile per il Paese.
“È un messaggio forte per i cittadini venezuelani ed è un messaggio altrettanto forte per Maduro”,
ha affermato l’ambasciatore USA alle Nazioni Unite.
Dalla parte opposta, invece, il ministro degli esteri venezuelano Jorge Arreaza che ha immediatamente condannato le sanzioni imposte da Donald Trump sottolineando come gli USA abbiano come unico scopo quello di governare l’America Latina tramite l’autoritarismo.
“Forse gli Stati Uniti stanno cercando di creare e di promuovere una crisi umanitaria nel nostro Paese”,
ha tuonato Arreaza. Le azioni della Casa Bianca potrebbero rivelarsi non del tutto nobili secondo il punto di vista delle istituzioni venezuelane.
Alle sanzioni personali su Maduro, gli USA hanno ora aggiunto quelle generali che andranno probabilmente a ripercuotersi sull’economia del Venezuela e, in ultima battuta, sulla popolazione già stremata da una recessione economica senza precedenti.
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