Università, anche nella fase due il grado di allerta resta elevato: i rettori hanno deciso di rimandare le lezioni in presenza a febbraio 2021.
Università: secondo le ultime indiscrezioni, i rettori dei vari atenei hanno deciso che prima di febbraio 2021 non si tornerà alla regolarità, continuando per tutti i prossimi mesi con lo svolgimento delle lezioni online.
Organizzare la ripresa delle attività universitarie non sarà semplice, per questo motivo la linea guida che emerge dall’assemblea dei Rettori che si è tenuta in questi giorni è quella della massima prudenza, con la fase tre che non inizierà prima del prossimo anno.
A rilevarlo, dando agli studenti importanti informazioni in merito a quando si potrà tornare in aula con regolarità, è il Presidente del CRUI (Conferenza dei Rettori e delle Università Italiane), Ferruccio Resta, il quale ha descritto l’Università come una “comunità fatta di menti, di persone e di relazioni” la cui missione è quella di “formare cittadini attivi e responsabili”.
Come anticipato, nella conferenza è stato deciso che - salvo il caso in cui la situazione di emergenza dovesse cessare, ad esempio perché verrà trovato un vaccino efficace - per la ripresa delle varie attività si procederà per gradi e solo il prossimo anno si potrà tornare regolarmente in aula.
Università verso la fase tre: ritorno in aula solamente nel 2021?
Secondo le indicazioni che arrivano dalla Conferenza dei Rettori e delle Università italiane, per gli atenei la ripresa di tutte le attività in presenza non sarà possibile in questa fase due. Al fine di garantire la massima sicurezza di studenti, insegnanti e di tutti coloro che lavorano nelle Università, infatti, si è deciso di procedere con gradi consentendo solamente lo svolgimento in presenza di alcune attività .
In questi giorni, infatti, alcune Università hanno cominciato a riaprire biblioteche e laboratori e - come tra l’altro confermato dal Ministro Manfredi - verso luglio si conta di riprendere lo svolgimento degli esami in presenza così come pure delle sessioni di laurea.
In determinate occasioni, infatti, garantire il rispetto delle norme di sicurezza è possibile: basti pensare, ad esempio, che per biblioteche e laboratori è stato previsto un ingresso a numero chiuso, così che il rispetto delle norme previste per la riduzione del rischio da contagio siano più semplici da attuare.
Ma pensiamo a cosa succederebbe qualora le Università riaprissero in pianta stabile, ricominciando con le lezioni in presenza: migliaia di studenti tornerebbero nelle sedi dell’ateneo, il che renderebbe impossibile evitare assembramenti.
Per questo motivo l’orientamento dei vari atenei è di non riprendere con regolarità per tutta la fase due, aspettando quindi l’inizio della fase tre per la riapertura delle aule.
La data che emerge dalla conferenza è quella di febbraio 2021; fino ad allora le lezioni dovrebbero continuare a svolgersi da remoto, mentre per il resto delle attività che si potranno svolgere in presenza ci sarà il massimo rispetto dei protocolli di sicurezza.
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