Joe Biden ha annunciato che gli Stati Uniti doneranno 20 milioni delle loro dosi in eccesso di Pfizer, Moderna e Johnson & Johnson: si andranno così a sommare ai 60 milioni di vaccini AstraZeneca promessi in precedenza, ma resta da capire adesso a quali Paesi andranno.
Gli Stati Uniti doneranno nelle prossime sei settimane una parte del surplus dei vaccini anti-Covid. L’annuncio è stato dato direttamente da Joe Biden, dopo che la Casa Bianca sul tema dell’export è stata punzecchiata dall’Unione Europea.
Quando Biden ha sposato la causa della liberalizzazione dei brevetti, Bruxelles ha alzato un sostanziale muro invitando gli Usa a iniziare a esportare le dosi prodotte in patria così come fanno i Paesi dell’Unione Europea.
Con la questione del brevetto in stand-by, ecco che gli Stati Uniti sono pronti a palesare adesso la loro generosità donando in totale 80 milioni di dosi. A chi saranno destinate ancora non è dato sapere.
Joe Biden però ci ha tenuto a sottolineare che, quella da 80 milioni di dosi appena ufficializzata, è una donazione ben superiore a quelle fatte finora da Russia e Cina, che si sono fermate a 15 milioni di vaccini.
leggi anche
Vaccini: Biden vuole brevetti liberi (che non servono) ma gli Usa non esportano le loro dosi
Vaccini: a chi andranno le dosi degli Usa?
Stando agli ultimi dati, Oltreoceano il 37% della popolazione è stata completamente vaccinata contro il Covid. Considerando che la Casa Bianca ha opzionato per il 2021 1,2 miliardi di dosi, adesso Washington ha in pancia un cospicuo surplus.
Già a fine aprile gli Stati Uniti avevano fatto sapere di non aver bisogno del vaccino di AstraZeneca, che ancora non è stato approvato dalle autorità americane. Le 60 milioni di dosi opzionate del siero made in Oxford, saranno così donate ad altri Paesi.
Adesso però Joe Biden ha annunciato che alle 60 milioni di dosi AstraZeneca, si sommeranno 20 milioni dei vaccini Pfizer, Moderna e Johnson & Johnson. A giugno così gli Usa andranno a distribuire in totale 80 milioni di dosi.
Ma a chi andranno? Una parte probabilmente al Messico, visto un tacito accordo che riguarderebbe anche il controllo delle frontiere per evitare massicci arrivi di migranti, mentre nelle scorse settimane degli aiuti sono stati promessi all’India.
C’è poi in ballo sempre il programma COVAX, messo in campo dall’Oms per garantire l’accesso ai vaccini ai Paesi a medio e basso reddito. Finora il progetto è stato un sostanziale flop, con gli Usa che con la loro generosità potrebbero aiutare nazioni fondamentali nel complesso scacchiere geopolitico mondiale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA