Quale vaccino contro il Covid hanno acquistato i vari Stati del mondo? Ecco una lista delle scelte Paese per Paese.
Quale vaccino contro il Covid hanno acquistato i vari Stati? Al momento i laboratori di tutto il mondo sono al lavoro per produrre degli antidoti in grado di debellare definitivamente il coronavirus, ma solo pochi di questi, circa una decina, hanno raggiunto la fase 3 di sperimentazione, mentre altri sono già stati somministrati come quello di Pfizer nel Regno Unito e quello di Sinopharm in Cina.
A breve anche in Europa potrebbe iniziare la somministrazione di massa, con molta probabilità a Gennaio, con l’obiettivo di raggiungere la tanto agognata immunità di gregge per poter tornare finalmente alla normalità, intanto i governi di tutto il mondo si stanno organizzando da mesi per assicurarsi le adeguate forniture di vaccino.
Vaccino Covid, quale hanno acquistato i vari Paesi?
Manca ormai poco all’approvazione dei principali candidati delle varie case farmaceutiche, e gli Stati di tutto il mondo hanno già iniziato a stipulare gli accordi con varie aziende per ottenere il vaccino. Ecco quali sieri hanno acquistato i vari Paesi.
Unione europea
L’Unione europea ha stipulato accordi con ben 6 case farmaceutiche, ossia AstraZeneca, Sanofi-Gsk, Johnson&Johson, Pfizer e CureVac, e Moderna. Non molto tempo fa il vecchio Continente si è garantito l’approvvigionamento di 300 milioni di dosi del vaccino di Pfizer e BioNTech, che ha dimostrato di avere un’efficacia al 95%. Il Regno Unito è già partito con la somministrazione, mentre per il resto d’Europa bisognerà attendere il via libera dell’EMA, atteso per il 29 dicembre.
Stati Uniti
Anche gli Stati Uniti hanno deciso di affidarsi a Pfizer, che ha sede proprio negli USA. Una volta ottenuta l’approvazione da parte della Food and Drug Administration si darà il via alle vaccinazioni in tutto il Paese, che potrebbero iniziare già dal prossimo lunedì. Oltre la candidato di Pfizer, gli Stati Uniti hanno stretto accordi anche con Moderna, tanto che il nuovo presidente si è fissato un ambizioso traguardo: raggiungere i 100 milioni di vaccinazioni contro la Covid entro i primi 100 giorni di presidenza.
Emirati Arabi Uniti
Gli Emirati Arabi Uniti hanno registrato ufficialmente il vaccino del colosso farmaceutico cinese Sinopharm, che ha dimostrato di avere un’efficacia dell’86% secondo l’analisi dei test clinici della fase 3. La sperimentazione di fase 3 nel Paese del Golfo era partita lo scorso luglio, e a settembre è iniziata la somministrazione agli operatori sanitari.
Argentina
Per arrestare l’avanzata del coronavirus l’Argentina ha deciso di puntare sul vaccino russo, lo Sputnik V, che già è stato somministrato a Mosca. Il presidente Argentino Alberto Fernández, ha dichiarato di aver stipulato un accordo con la Russia con cui garantisce l’approvvigionamento del vaccino per i suoi cittadini, aggiungendo che “molti criticano la qualità del vaccino russo. Non ho dubbi che sia di altissima qualità. Sarò il primo a farmi vaccinare”. Nel portafoglio dell’Argentina ci sono accorsi anche con AstraZenaca e con Covax.
Egitto
L’Egitto ha deciso di affidarsi al Dragone, ricevendo lo scorso 11 dicembre una prima fornitura di vaccino cinese di Sinovac. Il ministro egiziano della Salute Hala Zayed ha commentato la vicenda durante una conferenza stampa affermando che si tratta di una giornata storica. L’Egitto partirà con la somministrazione del vaccino seguendo una scala gerarchica, dove ai vertici ci sono gli operatori sanitari e le persone anziane e con malattie croniche.
Brasile
Anche il Brasile si è affidato al candidato si Sinovac. Il direttore dell’Istituto biomedico Butantan, Dimas Covas, spera che le vaccinazioni potranno iniziare già a partire da gennaio, subito dopo l’approvazione da parte dell’ente regolatore. L’approvazione però non è scontata, dal momento che lo scorso novembre si è verificato un incidente che ha costretto alla sospensione degli studi clinici. Il Brasile ha rifiutato il vaccino di Pfizer mostrandosi scettico circa la sua conservazione e distribuzione, che richiede l’utilizzo di speciali frigoriferi.
Israele
L’Israele ha deciso di scegliere il vaccino di Pfizer. A Tel Aviv sono già arrivate 100mila vaccini, e il governo di Istraele ha già stipulato accordi con la casa farmaceutica statunitense che permetteranno di inoculare il vaccino a metà della popolazione, ossia a circa 4 milioni di persone. La somministrazione dovrebbe iniziare il 27 dicembre, dopo il via libera della FDA.
Turchia
Anche la Turchia punta sull’Oriente, scegliendo il vaccino prodotto dalla Sinovac. Il ministro della Salute, Fahrettin Koca ha annunciato che le prime 3 milioni di dosi saranno destinate al personale sanitario. Entro dicembre arriveranno nel Paese 20 milioni di dosi, altrettante a gennaio e infine 10 a febbraio.
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